Il Marocco è la vera sorpresa di questo Mondiale in Qatar. La Nazionale magrebina sta sorprendendo il mondo con i suoi risultati, ma soprattutto con la qualità del gioco espresso in campo. I leader tecnici di questa squadra sono senza dubbio l’ex interista Hakimi e l’attaccante del Chelsea Ziyech. In Qatar però si stanno mettendo tutti in mostra, in particolare due calciatori di Serie A: Amrabat della Fiorentina e Sabiri della Sampdoria. Entrambi stanno mettendo in campo prestazioni encomiabili e stanno dando ampiamente il loro contributi a questo Marocco, che non smette di sognare. Proprio il trequartista della Sampdoria Abdelhamid Sabiri ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, parlando della sua Nazionale e della situazione in Serie A.
Sabiri e il suo Marocco stanno vivendo una vera e propria favola al Mondiale in Qatar. La Nazionale africana ha superato agevolmente un girone decisamente difficile, pareggiando con la Croazia vice-campione del mondo e battendo il Belgio, terzo a Russia 2018. Come se non bastasse, i magrebini hanno anche eliminato la fortissima Spagna agli ottavi di finale. Sabiri ha voluto esprimere tutto il suo orgoglio: “È un momento storico per l’Africa e per il mondo arabo. Era ora. Siamo contenti. Ci eravamo confrontati prima della partita. Eravamo convinti che la Spagna si potesse eliminare. L’obiettivo era raggiungere i rigori e l’abbiamo ottenuto. Il mio rigore? Non avevo insicurezze. Voi giornalisti ovviamente non potete capire fino in fondo cosa significhi per un calciatore giocare un Mondiale. Quando rappresenti il tuo Paese a questi livelli, sei pronto a tutto per aiutarlo: il rigore lo avrei calciato anche su una gamba sola“.
Sabiri ha poi parlato anche della sua condizione fisica, facendo preoccupare non poco tifosi e fantallenatori qui in Italia. “Nelle ultime settimane alla Sampdoria ero infortunato. C’è stato anzi il rischio che non potessi neppure partecipare al Mondiale. Ma ho lavorato duro, con tanta fisioterapia. In Italia tanti pensavano che la lesione fosse finta ma la società conosce la verità. Ho anche inviato foto della risonanza magnetica allo staff medico per dimostrarlo. Anche qui in Qatar non gioco con continuità per questa ragione. Non sto bene. Sento dolore dopo 15-20 minuti, come è successo contro il Canada. Ma resisto“.
Il trequartista della Sampdoria ha anche voluto citare tutti coloro che dall’Italia lo hanno contattato per congratularsi. Tra questi, però, manca un nome: l’attuale allenatore blucerchiato Stankovic. “Dall’Italia mi hanno cercato per complimentarsi Marco Giampaolo e il suo staff, il ds Faggiano, il mio procuratore Michelangelo Minieri, il patron dell’Ascoli Max Pulcinelli“. Infine Sabiri è stato interrogato sul suo futuro e sulle tante voci di mercato, domanda a cui ha cercato di evitare di rispondere: “Se sarà ancora della Sampdoria a gennaio? Non lo so, per ora sono un calciatore della Samp. Non mi hanno detto altro“.