Salernitana, Liverani: “Cercheremo di diventare più offensivi”
Dopo la sconfitta nella gara di Serie A di venerdì 9 febbraio contro l’Empoli per 1-3 all’Arechi, la dirigenza granata ha esonerato, attraverso un comunicato stampa sul proprio sito, Filippo Inzaghi. Oggi, lunedì 12 febbraio, Fabio Liverani, nominato nuovo allenatore della Salernitana, ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione.
Salernitana, la conferenza stampa di Liverani
Il nuovo allenatore dei granata ha esordito così in conferenza stampa: “C’è la volontà di creare e costruire qualcosa, partita dopo partita senza darci scadenze. Dobbiamo diventare una squadra che ha dei valori individuali sicuramente, ma anche come collettivo. Credo che si possa ambire ad avvicinare le squadre davanti a noi. Ci vuole atteggiamento voglia, determinazione, fame di finire la partita stremati, con determinazione, con orgoglio. Sta a noi riportare l’entusiasmo in questa piazza”.
Poi ha continuato parlando dello stile di gioco: “Il ruolo di play si può interpretare in modi diversi. Ci sono alcuni giocatori che lo possono fare in rosa, qualcuno lo conosco di più, qualcuno lo vedrò anche sul campo e cercherò di capire questo. Kastanos è un giocatore che può essere usato in più situazioni perché è un giocatore di qualità. Dobbiamo cercare di mettere un pochino di offensività. Si può trovare con degli attaccanti puri, con dei trequartisti. Abbiamo esterni che hanno gamba e quindi si può arrivare sul fondo e riempire l’area di rigore. Weissmann, Dia, Kastanos e Candreva sono giocatori di qualità e vanno portati vicino l’area di rigore. Giocheremo sicuramente con giocatori offensivi cercando di fare poi una squadra che sia equilibrata“.
Infine, Liverani ha concluso parlando del mercato: “Sicuramente l’arrivo di Manolas e Boateng, insieme a Fazio ci permetterà di essere equilibrati. Sulla prossima partita non possiamo fare tante prove e per noi ogni gara è una possibilità di fare punti. Giocatori come Candreva, a prescindere dal ruolo, un po’ di libertà e di spazio se lo trovano da soli in mezzo al campo, l’importante è che in fase di possesso e non siano armonici con gli altri giocatori. Dia e Candreva sono due, insieme ad altri, che devono permetterci di fare questo”.