Serata storta per la Salernitana: il club campano perde 1-2 la partita contro il Lecce valida per la 7a giornata. I granata passano in svantaggio al 43′ con il gol di Ceesay, involatosi verso la porta avversaria in contropiede. I padroni di casa pareggiano i conti al 55′ grazie all’autorete di Joan Gonzalez. Tuttavia sul finire del match, poco dopo l’infortunio di Dia, il Lecce torna in vantaggio con Strefezza. L’allenatore della Salernitana Davide Nicola ha rilasciato un’intervista al termine del match: di seguito le sue dichiarazioni.
L’allenatore granata ha commentato così la partita contro il Lecce: “Abbiamo giocato una partita a viso aperto. Siamo partiti molto bene, forte. Non siamo stati brillanti e abili come in altre occasioni, però potevamo andare avanti dopo il gol annullato con Mazzocchi. Nel secondo tempo siamo ripartiti molto bene, alzando la pressione e facendo girare la palla con più velocità”.
Continua Nicola: “Dispiace perché avevamo ripreso la partita, ma va accettato. Bisogna continuare a lavorare, la sosta arriva a pennello perché molti giocatori hanno giocato praticamente tutte le partite. Siamo in attesa di recuperare sia Bohinen che Lovato, chi entra sta mettendo minutaggio e questo aiuta a migliorare tutti i giocatori”.
Al netto della sconfitta contro il Lecce, nel corso dell’intervista Nicola ha commentato positivamente l’avvio stagionale: “Le prime sette partite hanno detto sicuramente che la Salernitana ha voglia di costruire e di ottenere risultati. I risultati sono arrivati, chiaramente non possiamo pensare di essere perfetti in ogni cosa. Tutto è migliorabile, la sosta diventa importante perché ripeto, ci permette di recuperare Bohinen, Lovato e Radovanovic, e abbiamo bisogno di poter impiegare altri giocatori”.
In chiusura, Nicola ha parlato delle condizioni di Dia e Bonazzoli,: “Dia è uscito per una forte contusione, Bonazzoli invece ha preso un colpo da dietro. Vedremo domani, tanto avremo modo e tempo di valutare eventuali acciacchi, visto e considerato che avremo la possibilità di lavorare per due settimane”.