Salernitana, Inzaghi: “Dia non mi ha mai deluso”
La 16ª giornata di Serie A si è appena conclusa con il posticipo Atalanta–Salernitana. I granata sono usciti sconfitti da questa partita con il risultato di 4-1. Al termine della partita l’allenatore della Salernitana, Filippo Inzaghi, ha parlato nella consueta intervista post partita dove ha analizzato in particolare la prestazione dei suoi giocatori.
L’intervista di Inzaghi nel post partita di Atalanta-Salernitana
L’allenatore granata si è inizialmente soffermato sulla prestazione dei suoi giocatori: “La squadra ha fatto una grande partita, ovviamente il terzo e il quarto goal ci punisce. Sicuramente non retrocediamo, dobbiamo dare seguito alla prestazione di oggi. I campioni dell’Atalanta decidono questa partita, ma anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni per pareggiarla. Sono stato critico con i miei giocatori nelle ultime due gare, ma oggi ho rivisto un bel gruppo. Non dobbiamo perdere questa convinzione, questa voglia di proporre nelle prossime partite per portare a casa dei punti“
Ha poi continuato: “Quando sono arrivato avevo intenzione di cambiare e dare qualcosa di diverso, ma ho pensato che questa squadra è costruita per giocare a tre, davanti abbiamo più forza rispetto ad altre squadre in lotta per la salvezza e possiamo giocare con il 4321 o 433. Maggiore è sempre stato criticato, ma oggi ha fatto una partita straordinaria. Sono sicuro che questi giocatori alla lunga renderanno orgogliosi la società ai propri tifosi ce la faremo”.
Infine ha concluso: “Dia ? Vederlo correre verso i difensori per pressare è stato bello, non mi ha mai deluso nell’allenamento né in partita. Dopo Firenze abbiamo avuto un po’ di paura, ma questa sera penso che l’abbiamo scacciata. Abbiamo giocato uomo contro uomo senza paura contro una delle migliori squadre del campionato. Ce la siamo giocata creando, ma davanti a calciatori come lookman Muriel e Pašalić la situazione si complica. Abbiamo avuto un calendario complicato però possiamo giocarcela con tutti ugualmente con il dovere di continuare a crederci. È ovvio che dobbiamo dare di più“