Abdelhamid Sabiri, trequartista della Sampdoria, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Il classe 1996 ha parlato della sua ultima stagione vissuta in maglia blucerchiata, raccontando anche il suo rapporto con Giampaolo e il salto dalla Serie B alla Serie A. Sabiri l’ultimo campionato l’ha vissuto sulle ali dell’entusiasmo grazie ai 3 gol, tutti importantissimi, siglati in 14 partite. Le reti del calciatore di nazionalità tedesca hanno contribuito a far raggiungere la salvezza alla squadra allenata da Giampaolo.
Sabiri ha ricevuto tantissimi attestati di stima da parte dell’ambiente blucerchiato, e adesso è focalizzato sulla prossima stagione. Durante l’intervista il trequartista ha avuto modo di approfondire alcuni retroscena sulla stagione 2021/2022: “Il gol al Genoa è stato fondamentale per la nostra salvezza ed il più importante della mia vita calcistica. Penso che tutti i tifosi ricordino quel gol“. L’ex Ascoli sembra non aver patito il salto di categoria dalla Serie B alla Serie A: “Non ho sentito il cambiamento, alla Samp ho trovato un ambiente ideale. I compagni e il mister sono stati fondamentali per la mia crescita”.
Sabiri, durante l’intervista, ha parlato anche dei vari ruoli che ha ricoperto con la Sampdoria, da mezz’ala a trequartista, passando anche per la posizione di prima punta: “Quel che decide il mister a me va bene, io voglio solo continuare a crescere. Non ho timori, la vita è una continua scoperta, adesso abbiamo un mese per lavorare duro e preparare la prossima stagione”.
La differenza di modi di esprimere il calcio tra i vari campionati europea è risaputa tra i tifosi, anche i calciatori, ovviamente, notano una grande diversita1 tra il campionato italiano e quello inglese e tedesco; come nel caso di Sabiri: “In Serie A c’è molta più tattica rispetto alla Bundesliga e alla Premier League. Questo modo di giocare può farmi solo bene, aiutandomi a crescere. Con la Sampdoria fino ad ora sta andando bene, voglio prendermi più responsabilità in campo e dimostrare che posso lasciare il segno”.