Abdelhamid Sabiri è sicuramente uno dei protagonisti della salvezza della Sampdoria. Arrivato a Genova nella sessione invernale di calciomercato, si è dimostrato utile alla causa e si è integrato subito nello scacchiere tattico di Giampaolo. Nelle 13 partite (di cui 8 da titolare) disputate da gennaio a oggi, il marocchino ha trovato 3 gol (di cui uno nel derby) e 2 assist. I numeri sono positivi e lo lanciano anche in ottica fantacalcio, dove la sua media è pari a 7.
Nel corso di una intervista rilasciata a Il Secolo XIX, Sabiri ha toccato alcuni importanti temi, raccontandosi e parlando della stagione dei blucerchiati in Serie A. Non manca, però, anche una domanda sul suo futuro: sarà ancora a Genova?
Resoconto sulla stagione della Sampdoria, le sue sensazioni, il gol nel derby e il suo futuro: Sabiri si è raccontato a Il Secolo XIX parlando di argomenti importanti. In occasione della prossima partita a San Siro contro l’Inter, il marocchino ha le idee chiare: «Speriamo di far gol, ma la cosa più importante è fare una partita seria come con la Fiorentina e finire al massimo».
Fondamentale, per il suo rendimento, la fiducia dell’allenatore Marco Giampaolo. «Se ho giocato bene, molto del merito è suo: mi ha aiutato, non era facile abituarmi alla Serie A e so che devo crescere ancora tanto per starci».
Il gol realizzato nel derby vinto con il Genoa ha condannato i rossoblù alla retrocessione, regalando al popolo blucerchiato tre punti fondamentali in chiave salvezza. «È stato molto importante e mi fa molto piacere aver dato gioia ai tifosi. Ma per me segnare con il Genoa o contro un’altra è uguale: le gare valgono sempre tre punti. Per me è uguale segnare o fare assist. Io sono un trequartista anche se nelle ultime gare ho giocato sull’esterno, ma questo è il mio lavoro: aiutare la squadra e le punte».
Sul futuro e sui suoi obiettivi con la maglia della Sampdoria, Sabiri dimostra grande personalità e carattere: «Ora sono un giocatore della Samp e sono felice. Quando sono arrivato ho detto che volevo diventare importante per la Samp. Ora l’obiettivo è diventarlo ancora di più. E la Samp non dovrà più lottare per la salvezza: ha ragione il mister quando dice che 36 punti sono pochi per un club così».