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Sabatini: “La maggior parte dei calciatori stranieri è migliore degli italiani”

Niente lieto fine tra Salernitana e Sabatini: l’addio improvviso del direttore sportivo al club assume toni sempre più accesi con gli attacchi a distanza con il presidente Iervolino. Dopo l’intervista di Sabatini al Corriere della Sera, è stato proprio il presidente a rispondere sulle pagine della Gazzetta: “È un bugiardo”, ha dichiarato Iervolino.

Ai microfoni di Radio 1, Walter Sabatini ha risposto alla versione dei fatti del suo ormai ex presidente: “Ricordo quando mi chiedeva quasi piangendo di salvare la Salernitana. Non sono io l’equivoco, l’equivoco diventerà presto lui. Io sono 30 anni che faccio calcio, e lui 30 giorni. Se mi ha dato del bugiardo verrà in tribunale” ha dichiarato.

Salernitana, l’intervista di Sabatini

Il tema delle commissioni agli agenti è uno dei più dibattuti nel calcio di oggi. Un tema che lo stesso Sabatini si è trovato ad affrontare in più occasioni: Ho combattuto tante volte con agenti di grande calibro, sono pentito di non aver pagato una commissione per un giovanissimo Pogba a Raiola, 4 milioni per portarlo alla Roma. Raiola mi diceva: ‘Perché ti arrabbi? Guarda che io ti sto portando un’opportunità. Io non la riferii a Pallotta e ancora oggi credo di aver fatto un danno alla Roma. Mentre a Bologna ho combattuto per pagare una commissione per Arnautovic e devo dire che ho fatto bene, ha valorizzato il Bologna. Il calcio è contingente, non è fatto di concetti generali”.

“Mi sento ancora un dirigente della Salernitana – ha proseguito – ma sto ricevendo attacchi e insulti frontali che mi addolorano. Subito dopo aver ottenuto un risultato magico, storico, devo fronteggiare queste cose che mi amareggiano moltissimo. Questa storia mi ha fiaccato. Domani prendo un aereo e sono pronto ad accettare una proposta all’estero. C’era qualcosa da festeggiare e qui abbiamo fatto un funerale. Il mio funerale”.

Sabatini: “La maggior parte degli stranieri è migliore degli italiani”

Sabatini è uno dei direttori sportivi più rinomati in Italia, famoso per la sua capacità di scovare talenti nascosti e portarli nel grande calcio. Basta guardarli, i talenti” ha dichiarato a Radio 1. “Il vero problema è guardarsi intorno, come ha fatto Mancini che ha dato fiducia a Gnonto. Io credo che siamo portati come popolo a enfatizzare le vittorie e le sconfitte. Il movimento degli stranieri in Italia è significativo in termini di numeri. Ma è sotto gli occhi di tutti: la maggior parte degli stranieri è migliore degli italianiha spiegato senza mezzi termini.

Come migliorare, dunque? “Con alcuni accorgimenti, le società cominceranno a rastrellare i giovani del territorio. Perché va valorizzato il territorio. E così avremmo un movimento nazionale migliore. Ma oggi è improbabile fare paralleli di qualità. Alla Salernitana ho preso ragazzi del 99 che in Italia non avrei trovato mai, che si sono imposti immediatamente. Sono stranieri e ce li siamo goduti. In Italia ci sono meno possibilità di giocare ma va bene lo stesso, il calcio è un movimento internazionale e non provinciale. L’importante è che giochino. Il problema qui sono i risultati che vengono sempre drammatizzati. C’è troppa fretta e cattiva cultura dell’accettazione della sconfitta, che brucia posti di lavoro. Alla Salernitana c’è un giovane del 2001, Edoardo Iannoni, che avevo messo in rosa per sostituire Ederson. Lo avevo già messo nei 23 per la prossima stagione. Dipende ora dai ‘loro’ dirigenti”.

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Redazione