Roma, Zalewski: “Non mi aspettavo di fare così bene da terzino”
Nicola Zalewski si è raccontato nel nuovo appuntamento di AS Roma Podcast. Il giovane calciatore polacco è stato il protagonista settimanale del nuovo format della società giallorossa. Dal nuovo ruolo di terzino al rapporto con Pellegrini e Josè Mourinho, sono stati tantissimi i temi trattati nel corso della puntata. Di seguito, l’intervista completa di Zalewski per AS Roma Podcast.
Roma, l’intervista di Zalewski
Zalewski ha aperto la chiacchierata parlando del ritiro in Portogallo: “Questo ritiro per me è diverso. Sicuramente devo dimostrare ancora molto e dare il meglio di me per rimanere qui, ma non mi sento un giocatore aggregato. Ancora non sento di avere la responsabilità con i più giovani, sono io il “piccolo”.
Sugli inizi della carriera alla Roma ha poi commentato: “Non ricordo bene il primo giorno a Trigoria. Ricordo di aver conosciuto Calafiori e che abbiamo fatto il provino insieme. Abbiamo fatto allenamenti con ragazzi più grandi del 2001 e delle partitelle, poi hanno deciso di prenderci entrambi. Il compagno con cui ho condiviso la maggior parte del percorso, oltre Calafiori, è stato Bove. È arrivato un anno più tardi di noi ma è qui da 10 anni, abbiamo fatto tutte le giovanili insieme e andiamo molto d’accordo. Lo prendo spesso in giro”.
Zalewski ha parlato anche di alcuni momenti della sua infanzia, in cui credeva di non farcela: “Ci sono stati periodi in cui ho pensato di essere troppo piccolo fisicamente per giocare a grandi livelli. Fortunatamente ho avuto affianco persone che mi hanno sempre sostenuto e che mi hanno aiutato a non mollare mai. Adesso sono qui anche per questo. L’importante è circondarsi di persone giuste“.
L’intervista è proseguita con un pensiero su Mourinho: “Quando è arrivato ho pensato solo a dare il meglio di me, in caso mi avesse portato in ritiro, per giocarmi le mie carte. Fin dal primo giorno non è mai passato il messaggio che se sei giovane non puoi giocare o devi andare in prestito a farti le ossa. Se rimani qui hai qualità e potenziale, prima o poi arriverà il tuo momento e dovrai sfruttarlo al meglio“.
Sull’esordio con la Roma, nella semifinale di Europa League contro il Manchester, il polacco si è visto togliere una rete dal tabellino, ritenuta un autogol di Alex Telles: “Secondo me il pallone sarebbe andato in Tribuna Tevere, ma nel dubbio avrebbero potuto darmelo. Mi aspettavo di poter giocare, ho cercato di farmi trovare pronto perché sapevo che quel momento sarebbe arrivato da un momento all’altro. Non ricordo bene le emozioni di quella sera“.
Sulla prima presenza da terzino, in Roma-Hellas Verona: “Il mister mi ha detto di tenermi pronto perché avrei potuto giocare terzino, ma non mi aspettavo di fare bene da subito. Nel corso delle giovanili ho fatto più ruoli, ma il terzino mai. Di solito, infatti, riguardo le partite e dico: ho fatto pure questo!“.
Il conduttore ha poi chiesto a Zalewski quali fossero i più bei ricordi personali in Conference League: “I due assist con il Bodo e contro il Leicester“. La risposta del polacco, che ha aggiunto: “Preferisco il secondo perché è stato più importante“.
Infine, su Pellegrini: “Tra me e Lorenzo c’è un bel rapporto, già da quando non ero nel giro della prima squadra. Abbiamo la stessa agenzia di procuratori, c’è stato subito un certo feeling“.