La Roma è scesa in campo per la terza amichevole del proprio ritiro pre-campionato in Portogallo, contro lo Sporting Lisbona, questa volta sotto gli occhi vigili di Paulo Dybala, presente in tribuna allo stadio di Faro. Nonostante in giornata si era anche parlato di una possibile presenza dell’argentino in panchina, la slittata firma sul contatto, e l’ufficialtià prevista per domani (QUI tutti i dettagli), ha fatto sì che l’argentino fosse presente solo in tribuna. Dopo le vittorie contro Sunderland e Portimonense, la squadra di Mourinho ha perso per 3-2.
La Roma di Mourinho, dopo due vittorie, perde la terza amichevole estiva. In Portogallo questa volta la spunta lo Sporting Lisbona che supera 3-2 i giallorossi. Dal primo minuto, lo Special One si è affidato al 3-4-1-2. In porta, il solito Rui Patricio, sostituito nel secondo tempo da Svilar, e la difesa a tre composta da Mancini, Kumbulla e Ibanez.
La coppia di mediani in mezzo al campo è stata quella composta da Cristante e Matic, in campo con la maglia numero 8, avendo lasciato la 21 a Paulo Dybala. Sugli esterni, titolari Zeki Celik e Spinazzola, sostituiti poi da Karsdorp e Zalewski. Sulla trequarti, in un ruolo possibile anche per Dybala, il capitano Pellegrini, dietro a Abraham e Zaniolo a comporre la coppia d’attacco. Ad assistere alla partita, Paulo Dybala, presente in tribuna con addosso la maglia giallorossa, seduto davanti ai Friedkin, e accanto a Tiago Pinto e ai suoi agenti.
Ad aprire le marcature nella partita è stato Pedro Gonçalves, al 29′ su calcio di rigore, dopo un fallo commesso da Kumbulla. Dopo due minuti, l’autogol di Goncalo Inacio ha pareggiato la situazione. Lo stesso Goncalo Inacio, però, si riscatta nella ripresa, riportando in vantaggio il club portoghese. La Roma riagguanta la partita di nuovo al 69′, grazie a Pellegrini, servito di Abraham. Il terzo vantaggio dello Sporting, però, è quello decisivo: a quattro minuti dalla fine, però, Bruno Tabata sancisce il definitivo 3-2 dello Sporting. La Roma perde così una partita che di amichevole ha avuto solo il nome: tante risse, momenti di tensione e cartellini, sotto le risate di Mourinho e gli occhi vigili di Dybala.