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Roma, Mourinho: “Wijnaldum e Llorente mi hanno soddisfatto. Sui cori contro Stankovic…”

Prova insidiosa per la Roma all’Olimpico contro la Sampdoria di Dejan Stankovic. I giallorossi non la sbloccano nel primo tempo ma dilagano nella ripresa, vincendo 3-0. Grande protagonista Georginio Wijnaldum che sblocca la gara con uno dei suoi inserimenti e si procura il rigore trasformato da Dybala. La chiude El Shaareawy nel recupero. José Mourinho ha parlato ai microfoni di DAZN nella consueta intervista post-partita, analizzando la gara dei giallorossi e tornando a parlare dopo i turni di squalifica. Di seguito l’intervista dell’allenatore portoghese nel post-partita di Roma-Sampdoria.

L’intervista di Mourinho nel post-partita di Roma-Sampdoria

La Roma vince una gara di fondamentale importanza e aggancia l’Inter al terzo posto con 50 punti. José Mourinho ha parlato nell’intervista post-partita dell’Olimpico tra Roma e Sampdoria. Di seguito le parole dello Special One.

Crediti: Domenico Bari

Queste le parole di Mourinho: “Penso che il primo tempo era una frustrazione non aver segnato, abbiamo creato occasioni. A inizio secondo tempo con l’espulsione ovviamente loro sono andati in difficoltà. Wijnaldum? Non mi piace parlare di individualità ma mi ha reso soddisfatto il suo recupero progressivo. Gini ha giocato veramente bene. Anche Diego Llorente ha giocato molto bene con Smalling e ha fatto una grande partita che mi colpisce molto come allenatore. Dei nostri difensori è quello che vuole più la palla e che esce meglio nelle prima costruzione. Ha grande tranquillità nel gestire il pallone”.

Sulla variazione di modulo: “Modulo? Dipende dall’avversario e dai giocatori che avrò a disposizione. Cerco sempre di mettere in campo i giocatori migliori. Celik può fare il terzo ma non è il suo ruolo.

Sul gesto a difesa di Stankovic: “Cori? Dejan non deve ringraziarmi, io sono stato insultato tante volte in tanti modi diversi. Ho costruito un muro di protezione intorno a me, Deki ha fatto esattamente lo stesso, è un grande uomo ma non è comunque bello anche per la sua famiglia a casa. Ho seguito il mio istinto, Deki è un mio amico e non si tocca“.

Poi alla domanda finale sul futuro ha risposto ironizzando e cercando di dribblare l’argomento: “Si parla alla fine? Di cosa, della prossima partita? Si parla nei prossimi giorni”.

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Redazione