Roma, Mourinho: “C’è solo un Abraham che mi interessa. Su Dybala…”
Dopo la conquista della prima storica Conference League lo scorso anno, la Roma prova il bis in Europa League. Giovedì 9 marzo, alle 18:45, i giallorossi ospiteranno la Real Sociedad per l’andata degli ottavi di finale. Un avversario senza ombra di dubbio ostico, considerando che ha terminato il proprio girone al primo posto con 15 punti in sei partite davanti al Manchester United. I capitolini arrivano al match forti della vittoria per 1-0 ottenuta contro la Juventus domenica scorsa, e dopo aver eliminato gli austriaci del RB Salisburgo ai playoff. Queste le parole di José Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Europa League tra Roma e Real Sociedad.
Roma-Real Sociedad, la conferenza stampa di Mourinho
Queste le parole di Mourinho sulla Real Sociedad in conferenza: “La squadra è molto organizzata sia dal punto di vista difensivo che offensivo. Poi hanno giocatori tecnicamente molto bravi. Sono una squadra di qualità: non si può dire che siamo stati fortunati ma questa stagione l’Europa League è di super qualità. Loro però sono sicuro che ci guardano con lo stesso rispetto. Dal punto di vista individuale hanno dei giocatori di altissimo livello. Dal punto di vista offensivo possono cambiare sistema di gioco con continuità. La Liga è un campionato che conosco molto bene: ci sono tre squadre con un patrimonio economico che non si possono paragonare alle altre. La Real Sociedad quest’anno è lì vicino dall’inizio: ha vinto a Old Trafford, non ha giocato i play off di Europa League. Posso solo fare complimenti”.
SU DYBALA: “Il merito è tutto suo. Qui ha trovato un gruppo empatico con l’amore della tifoseria. Cerco solo di aiutarlo nella gestione del suo fisico. Si sente importante perché è importante per noi. Non è un Paulo rinato ma sicuramente rinnovato nelle motivazioni: merita tutto questo affetto”.
SU ABRAHAM e BELOTTI: “C’è solo un Abraham che mi interessa che è quello che gioca di squadra. Che è anche quello che era in panchina l’ultima partita: sembrava che avesse segnato lui. Capisco che può fare più gol e arrivare ai numeri dell’anno scorso. Con la Juve ha giocato molto bene e ha fatto quello che doveva fare. Belotti anche sta bene. Se non hanno giocato bene a Cremona è perché abbiamo giocato male come squadra. La cosa che mi fa più piacere è che giochino per la squadra”.
SULLE TANTE PARTITE: “Dal punto di vista fisico penso che siamo nelle mani di grandissime qualità: abbiamo preparatori di altissimo livello. Il DNA dei singoli è una cosa che non puoi cambiare. Ci sono giocatori che possono giocare tante partite: uno di questi era Javier Zanetti che poteva giocare sette partite alla settimana, altri no. Devi essere capace di giocare ogni partita con quella pressione buona. Le ultime classifiche della Roma non aiutano: anche quella dello scorso anno con me. Il corpo e la mente si abituano a questo e alla tranquillità di non sentire la pressione. L’anno scorso abbiamo perso due volte con la Juve, con l’Inter e il Milan. Quest’anno abbiamo vinto con la Juve, vinto con l’Inter e pareggiato col Milan. Siamo cambiati ma facciamo ancora fatica nella continuità di tante partite ravvicinate”.
SULLA POSSIBILE SQUALIFICA – “Non mi aspetto niente sulla prossima panchina: quando finirà il processo non avrò problemi a rispondere ad alcune domande“.
Le parole di Rui Patricio
SULLA DIFESA – “Stiamo prendendo meno gol, è frutto del lavoro della squadra, dobbiamo continuare a crescere perché ci sono tanti obiettivi da conquistare. Quello che conta è vincere le partite, se prendi gol e non vinci non è quello l’obiettivo. Dobbiamo impegnarci al massimo“.
SU SMALLING – “Smalling ha già dimostrato il giocatore che è, un pilastro. È importante per me e per la squadra. Il contratto? Non spetta a me parlarne”.