Con una prima parte non esaltante alle spalle, una delle squadre più in crescita del campionato è la Roma. Con l’entrata in panchina di De Rossi, i giallorossi hanno completamente voltato pagina, concludendo un ciclo iniziato tre anni fa con Jose Mourinho. Un capitolo double-face quello vissuto con il portoghese alla guida della Roma, condito sì, da grandi successi, ma anche dagli ultimi mesi abbastanza bui. Lo Special One aveva anche lasciato fuori rosa Javier Pastore, ex fantasista della Roma, attualmente svincolato, tornato a parlare della sua esperienza nella Capitale nell’intervista ai microfoni de La Nacion.
Un trascorso poco felice, sia per lo stesso Pastore, che per i tifosi della Roma. Un amore mai sbocciato tra giocatore e ambiente, complice l’infortunio all’anca e la conseguente operazione avvenuta nell’estate del 2020 che ha colpito l’argentino. Nella sua intervista in ricordo della Roma, Pastore ha esordito così: “Appena mi svegliavo percepivo subito dolore, il calvario iniziava già dai primi passi.”
L’ex fantasista della Roma ha poi continuato: “Non volevo più soffrire. Continuare a giocare a calcio non ha di certo aiutato. Ho provato a guarire in tutti i modi, ho fatto da cavia per tante cure. Nessuna di queste aveva il risultato sperato. Ogni azione quotidiana mi recava dolore, anche salire in macchina o semplicemente sedersi. Era una sofferenza continua, la mia testa mi diceva di smetterla.”
Pastore ha poi concluso: “Molto spesso giocavo una partita e poi rimanevo a letto per due giorni. Il dolore che provavo era troppo forte. Posso dire che mi hanno aiutato a giocare certo, ma non hanno mai migliorato la mia qualità di vita.”
Nel concludere la sua intervista, Pastore ci ha tenuto a ricordare un aneddoto in merito alla vittoria dela Mondiale dell’Argentina sulla Francia. Protagonista indiscusso Mbappe, il quale ha così ricordato scherzosamente la sconfitta subita per mano del fuoriclasse argentino: “Ho visto Kylian un paio di mesi dopo la finale in Qatar, quando il PSG era venuto ad allenarsi qui in Qatar.”
Pastore ha poi continuato: “Ero nello spogliatoio con lui, Messi e Neymar. Gli feci i complimenti per il Mondiale che aveva vinto ma poi lui mi disse: ‘Noooo, questo figlio di puttana ci ha vinto il Mondiale…Messi ha vinto ci ha vinto il Mondiale‘, un po’ come scherzo per far intendere che lo avesse vinto quasi da solo.”
Una parentesi divertente ricollegabile al periodo trascorso da Pastore con la maglia del Qatar SC, ultima squadre nella quale ha giocato. Svincolatosi poi dalla squadra asiatica, a 34 anni, Pastore è nuovamente alla ricerca di in club dopo aver chiuso la sua vera e ultima grande esperienza con la maglia della Roma.