Roma, Mourinho: “Mancini è un campione. Senza gli infortunati non siamo fortissimi”
José Mourinho è intervenuto nell’intervista post partita al termine della sfida, valida per la 17ª giornata di campionato, tra Roma-Napoli. L’allenatore dei giallorossi ha analizzato la prestazione dei suoi contro gli uomini di Mazzarri. Mourinho ha inoltre offerto la sua lettura sulla sfida dell’Olimpico, conclusa sul punteggio di 2-0 per i giallorossi che si posizionano a -3 dalla zona Champions League.
Le parole di Mourinho nell’intervista al termine di Roma-Napoli
Mourinho ha aperto così la sua intervista post partita: “La partita che precede Natale cambia l’umore dell’ambiente: noi siamo riusciti a trasmettere felicità ai tifosi giallorossi. Ho avuto la sensazione che avremmo vinto dopo i primi dieci minuti perché ci stavamo comportando bene già in undici contro undici. Abbiamo giocato bene contro una squadra molto più tecnica e secondo me abbiamo meritato la vittoria”.
Successivamente, l’allenatore giallorosso si è soffermato su alcuni singoli giallorossi: “Volevo pressarli alti e per farlo serviva Bove, uno che morde, pressa, attacca il blocco basso come ha fatto su Lobotka. Non è velocissimo, ma vanta di una resistenza altissima. Abbiamo inizialmente optato per uno stile più verticale e diretto agli attaccanti, poi una volta aperta la porta della superiorità numerica ho dato spazio alla creatività. Mancini è un campione perché non si è allenato tutta a settimana, ma ha comunque giocato per la squadra: è un esempio”.
Mourinho ha poi spiegato: “Preferisco la gestione partita per partita a quella a lungo termine perché abbiamo un gruppo di giocatori caratterizzati da una storia clinica difficile. Non avrei problemi a dire ‘lotta con tutti per il quarto posto’, ma a causa di ciò non posso. Purtroppo ciò che avremmo voluto fare a gennaio nel calciomercato non sarà possibile”.
Infine un confronto con le due squadre che precedono la Roma in classifica: “Bologna e Fiorentina stanno volando per due motivi: 1. hanno due bravi allenatori, 2. hanno due rose profonde con due giocatori per posizione. Senza Smalling, Renato Sanches e Dybala non siamo una rosa fortissima; con tutti loro insieme lo saremmo”.