La Roma si prepara ad affrontare la trasferta del Bentegodi contro l’Hellas Verona, reduce dalla vittoria all’esordio sul campo dell’Empoli. Ai giallorossi servirà necessariamente una vittoria per centrare i primi tre punti della nuova stagione: gli uomini di Mourinho hanno infatti pareggiato contro la Salernitana nella gara inaugurale dell’Olimpico, grazie alla doppietta del Gallo Belotti che ha recuperato lo svantaggio inflitto da Candreva. Mourinho che, alla vigilia della sfida, ha parlato in conferenza stampa.
SUL MERCATO: “Neanche Azmoun è ancora un nostro giocatore, faccio anche fatica a parlare di lui. Lui è a Roma, non so se abbia finito le visite o se ha firmato. Non lo vedo come un giocatore della Roma, figuriamoci Lukaku, che è un giocatore del Chelsea. Per non scappare dalla domanda posso dire che ci sono club in cui si scelgono i giocatori e quelli che arrivano sono delle prime scelte. Anche in Italia, ma soprattutto in Inghilterra, in cui si è liberi di definire il profilo di giocatore che si vuole. Noi siamo in una situazione diversa e quello che mi è stato proposto dal direttore è stato Azmoun. Non come mio attaccante, ma come uno dei miei attaccanti. Se la sua condizione è buona può aiutarci. Quando il direttore mi ha proposto lui mi ha detto che arriverà un altro e così mi fa felice. Se quest’altro sarà un attaccante di qualità avremo delle buone opzioni in attacco. Sono tranquillo e aspetto“.
SUI TIFOSI E SUL VERONA: “Contro la Salernitana molti tifosi hanno sofferto il caldo e molti non hanno aiutato la squadra. Se in tremila andranno a Verona vorrà dire che vorranno stare con la squadra. Cosa mi aspetto? Hanno un allenatore molto bravo a cui piace giocare in un modo diverso rispetto al gioco con cui il Verona ha giocato negli ultimi anni”.
SUI SINGOLI: “Abbiamo recuperato Pellegrini e Dybala, ma perdiamo Renato Sanches che ha un piccolo problema fisico. Credo lo rivedremo dopo la sosta, spingere per recuperarlo troppo presto non è forse la soluzione giusta. Deve recuperare da un infortunio muscolare e lo staff lo rimetterà nelle migliori condizioni. Questa è la storia di Renato negli ultimi due anni, però se gioca senza infortuni è titolare nel PSG, non viene alla Roma in prestito. Anche Paulo lo abbiamo preso perché molti club avevano dubbi sulle sue condizioni. Siamo diventati specialisti ad allenare gente così. Cerchiamo di trovare il meglio di loro, per farli tornare al livello che hanno avuto. Questa è la nostra realtà. Le aspettative devono essere basse e la gente non deve pensare cose che non può pensare”.
SULLE USCITE: “Vediamo se non arriva l’Arabia Saudita. La nostra rosa può migliorare ma anche peggiorare: il rischio è lì ed è presente. Abbiamo solo quattro difensori centrali e tre esterni di destra. Abbiamo lavorato a volte con Celik, Cristante o Karsdorp che possono fare i terzi a destra. Se arriva qualcuno bene, altrimenti andiamo avanti così. Solbakken? Non ha giocato l’ultima ma domani sarà in panchina. Il campionato è lungo e tutti saranno utili”.
SUI RUOLI A CENTROCAMPO: “Cristante e Paredes? I bravi giocatori possono sempre giocare insieme. L’allenatore deve trovare delle soluzioni, ma i giocatori bravi possono giocare insieme”.
SUL CAMBIO MODULO: “Abbiamo provato qualcosa contro la Salernitana, quando Smalling è uscito e ha giocato Cristante in quella posizione. Bryan ha le qualità per entrare a centrocampo e definire una difesa a 4, con i terzi che giocano quasi con gli stessi meccanismi di un gioco a tre. In realtà stavamo giocando a quattro ed è una cosa che possiamo fare. Il giorno che non potremo avere Paulo magari potrà giocare Pellegrini o Aouar in posizione più avanzata. Non siamo una squadra veloce, ma giochiamo al nostro ritmo. Abbiamo perso la profondità di Zaniolo e la sua potenza fisica”.