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Roma, chi è Mile Svilar: tutto sul nuovo portiere giallorosso

La Roma, nella giornata di ieri, ha ufficializzato l’acquisto del portiere Mile Svilar dal Benfica. L’affare era già chiuso da qualche settimana, si attendeva soltanto la comunicazione ufficiale del club giallorosso. Il giovane arriva nella capitale a parametro zero ed occuperà, al momento, il ruolo di secondo. Ma chi è Mile Svilar? Ripercorriamo la carriera del nuovo portiere della Roma.

Roma, chi è Svilar

Mile Svilar nasce in Belgio, precisamente ad Anversa, il 27 agosto 1999. Intraprende la carriera nel mondo del calcio grazie a suo padre, Ratko Svilar, anch’egli calciatore. La sua avventura ha inizio nel settore giovanile del Beerschot, in cui sfoggia sin da subito numeri da fuoriclasse. Svilar è sicuro, veloce, ha personalità. E l’Anderlecht se ne accorge, ingaggiandolo qualche tempo dopo. Proprio in questo club inizierà a farsi notare al di fuori del suo paese, soprattutto grazie alla Youth League, la Champions League giovanile.

L’Anderlecht, però, nei due anni successivi è sfortunato nella competizione: esce in entrambe le occasioni in semifinale, prima contro lo Shakhtar Donetsk, poi contro il Chelsea. Svilar, tuttavia, fornisce sempre ottime prestazioni, che ne certificano lo stato di grazia. Fatto sta che il portiere serbo scende in campo in 15 occasioni nella coppa, subendo 17 gol e mantenendo in ben 8 occasioni la porta imbattuta.

La chiamata della nazionale belga non poteva che essere una naturale conseguenza: Svilar parte dall’under 15, per poi scalare le gerarchie fino all’under 19 in soli sei mesi, da marzo a settembre.

Svilar, l’esperienza con il Benfica

Poi accade l’inaspettato: René Weiler, allenatore dell’Anderlecht nel 2017, decide di non portarlo in prima squadra. Svilar, reduce da grandissime prestazioni e meritevole di un’occasione fra i grandi, accusa il colpo e pensa di cambiare aria. E proprio il Benfica di Tiago Pinto, ai tempi DS delle aquile, non ci pensa due volte ed avvia una trattativa per assicurarsi le prestazioni del baby fenomeno. L’operazione va in porto sulla base di 2,5 milioni di euro: Svilar firma un contratto quinquennale. Fondamentali, come dichiarato dallo stesso Svilar, sono state le parole di Nemanja Matic: “Ho parlato con Matic e mi ha fornito alcune informazioni. Anche lui ha giocato qui e mi ha detto quanto sia bello essere in questo club”. Il 14 ottobre esordisce fra i grandi, in una partita valida per la Taca de Portugal, contro l’Olhanense. Il Benfica vince la gara e mantiene la porta imbattuta per tutti i 90 minuti.

Ma è quattro giorni più tardi che Svilar entra nella storia: è il 18 ottobre, all’Estadio Da Luz va in scena Benfica-Manchester United, valida per i gironi di Champions League. Mile Svilar è confermato fra i pali e diventa ufficialmente il più giovane portiere ad esordire nella storia della competizione, all’età di 18 anni e 52 giorni. Battuto, dunque, il record che apparteneva ad Iker Casillas. Il match è abbastanza equilibrato, ma al 20′ minuto del secondo tempo il ragazzo commette un’ingenuità, che costa al Benfica la sconfitta. Svilar esce dal campo imbarazzato e frustrato, con l’aria di chi è consapevole di averla fatta grossa.

Le parole di Mourinho su Svilar

Nel postpartita, a sorpresa, Mourinho gli riserva solo parole di elogio: “Solo un grande portiere incassa un gol come quello. Preferisco che il mio portiere subisca un gol del genere piuttosto che stia sulla linea di porta per novanta minuti. Per me è davvero talentuoso. Questo ragazzo è bestiale, è un fenomeno. Il Benfica ha un portiere che è un supereroe ed è bene che il presidente prepari una valigia molto grossa perché incasserà con lui un sacco di soldi.”

E nella partita di ritorno, all’Old Trafford, Svilar si prende la sua rivincita: al minuto 15 c’è un calcio di rigore per il Manchester, sul dischetto si presenta Martial. Ma il giovane portiere battezza l’angolino e respinge in tuffo. Qualche minuto più tardi, però, la fortuna gli volta ancora le spalle e il destino gli gioca uno scherzo curioso: Matic, che lo aveva indirizzato verso il Benfica, calcia dal limite dell’area un pallone che prima si stampa sul palo e poi carambola sulla schiena di Svilar, terminando in rete. Autogol. La gara finirà poi 2-0 per i Red Devils, ma l’estremo difensore serbo salverà più volte la porta nel corso del match.

La seguente stagione Svilar la trascorre spesso in panchina. L’allenatore, infatti, gli preferisce Odysseas Vlachodimos, portiere greco acquistato dal Panathinaikos.

Ora l’approdo ufficiale nella Roma di Mourinho, che tanto bene aveva parlato di lui. Chissà se il serbo potrà mettere in difficoltà lo Special One sulla scelta del portiere titolare. Quel che è certo è che Mou stravede per lui e le occasioni per dimostrare il suo valore non mancheranno. La Roma, con Svilar, si assicura un talento per il futuro. L’esperienza di una figura come Rui Patricio, che lo affiancherà nel suo percorso nella capitale, non potrà che giovare alla sua crescita.

Le parole di Rui Vitoria, agente di Svilar

Negli ultimi giorni ha parlato anche l’agente di Svilar, Rui Vitoria: “È un portiere di qualità e dall’ottimo potenziale, ma dovrà adattarsi al campionato. Darà filo da torcere a Rui Patricio e sarà il titolare in futuro. Mile ha grande agilità ed è sempre concentrato sul futuro. Dovrebbe migliorare con la palla tra i piedi. Ha una buona tecnica ma pecca di fiducia, ritardando la circolazione del pallone”.

Le caratteristiche di Svilar

Svilar è un portiere che fa della reattività uno dei suoi punti di forza. Il che non si direbbe data la sua statura di ben 189 centimetri. Il suo punto debole potrebbero essere le uscite alte, al contrario di quelle basse in cui è spesso molto sicuro di sé. Vanta una buona esperienza in campo europeo e partecipa molto all’azione, giocando la palla con i piedi. Se volessimo paragonarlo ad un portiere potrebbe essere Manuel Neuer, relativamente all’atteggiamento di impostazione del gioco.

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Redazione