Roma, Aouar: “Ho fatto tutti i ruoli: ecco dove posso giocare”
Direttamente dalla splendida cornice di Albufeira, in Portogallo, Il Corriere dello Sport ha intervistato in esclusiva il nuovo arrivato in casa Roma, Houssem Aouar. Il centrocampista franco-algerino è in Italia già da tre settimane e ha partecipato alle prime amichevoli estive con i giallorossi. Nell’intervista a lui interamente dedicata, tocca diversi temi importanti tra i quali la sua famiglia, la Roma e la sua ex squadra Lione.
Roma, l’intervista di Houssem Aouar
Dal ritiro in Albufeira, dove attualmente si trova il club giallorosso, Aouar ha parlato delle sue prime settimane con la Roma e ha fissato gli obiettivi per la sua prima stagione in giallorosso: “Voglio rendere i tifosi fieri di me e della squadra. Dobbiamo lottare per la maglia e regalare spettacolo sul campo, cercando di vincere ogni partita. Anche se c’è l’ambizione occorre vivere ogni impegno con umiltà“.
C’è stato anche un momento più intimo in cui ripercorre la sua infanzia e il legame con la famiglia: “Da bambino mi sono ritrovato con un pallone tra i piedi anche se nessuno della mia famiglia ha mai giocato. A 5 anni ero già nella mia squadra del quartiere, a Villeurbanne, e poi è arrivato il Lione. A mia madre devo tutto, è stata lei a crescere me e i miei fratelli più grandi, lavorando duro nel soccorso medico. Mi ha insegnato il rispetto e la felicità più grande è sapere che è orgogliosa di me. Voleva che diventassi un dottore ma non è andata così. Ha capito presto che il calcio era la mia vocazione. Non è stato facile, lei non aveva neanche la patente eppure mi accompagnava agli allenamenti con il bus o con la metropolitana“.
Ritornando al presente, ha parlato di Roma e dell’ex giallorosso Grenier: “In effetti è strana la coincidenza. Clement è stato molto importante al Lione perché ha facilitato il mio inserimento in squadra. Non lo dimentico. Ovviamente ci siamo messaggiati nei giorni in cui mi stavo accordando con il club. Mi hanno descritto un luogo magnifico in cui i tifosi sono straordinari. Ora voglio ripagare la fiducia che mi è stata concessa. Mourinho è stato fondamentale, ma anche Tiago Pinto ha fatto la sua parte. Sono onesto, quando lavori nella Roma è più semplice convincere qualcuno a raggiungerti. Sarebbe sbagliato considerarlo un momento di passaggio. Sono un tipo ambizioso e ho sempre puntato a raggiungere una grande squadra. Ora ci sono e devo dimostrare di meritarlo“.
Il suo non è un arrivo banale. Aouar, infatti, ha la capacità di occupare diverse zone del campo: “Ho fatto tutti i ruoli. Mi è capitato anche di giocare da trequartista, o da ala, o da finto centravanti. Mi troverei anche in una linea a due perché l’ho fatto per due anni. Se l’allenatore vuole sono a disposizione. Con Lorenzo Pellegrini non entrerò mai in concorrenza perché penso che i calciatori bravi possano e debbano giocare insieme“.
Sui nuovi compagni: “Sono tanti i compagni che mi hanno impressionato. Sicuramente il talento di Dybala è speciale. Ma anche lo stesso Pellegrini, oppure El Shaarawy fanno numeri incredibili. Con N’Dicka passo più tempo ma è normale, entrambi parliamo francese“.
Infine, sulla scelta di mollare la nazionale francese e aggregarsi con l’Algeria: “Questo è un tema sensibile che preferisco non affrontare. Sono fiero di rappresentare l’Algeria. Sono sicuro anche che la Roma, che ha una rosa competitiva, saprà rinunciare a me per qualche settimana in vista degli impegni della Coppa d’Africa“.