Roma, Abraham promette bonus: “Gol? Ecco qual è il mio obiettivo”
Il ritiro invernale della Roma in vista della ripresa del campionato si è disputato inizialmente in Giappone per poi terminare nella seconda parte di dicembre in Portogallo. In Asia i giallorossi hanno ottenuto due pareggi per 0-0 e 3-3 contro le squadre locali di Nagoya e Yokohama. Il bilancio delle amichevoli in Portogallo invece ha visto inizialmente una sconfitta contro il Cadice per 3-0, ma si è concluso con due vittorie ai danni di Casa Pia e Rkc. In vista della ripresa del campionato, Tammy Abraham ha rilasciato un’intervista per La Gazzetta dello Sport in cui ha toccato diversi temi. Di seguito l’intervista di Abraham, attaccante della Roma di Josè Mourinho.
Roma, intervista a Abraham
Abraham ha parlato di diversi temi, tra cui il ritiro invernale, del rapporto con Mourinho e della mancata convocazione al Mondiale.
Le prime parole sono state sul ritiro appena terminato: “Il ritiro è andato bene, abbiamo chiuso con una vittoria contro l’Rkc che ci dà fiducia per l’inizio di campionato. La Roma è un club molto importante per me e segnare con questa maglia è sempre bello. Abbiamo lavorato bene e siamo fiduciosi, non vediamo l’ora di iniziare il campionato. Champions? Faremo del nostro meglio ma penso che riusciremo a qualificarci“.
Sull’inizio lento di questa stagione e sulla soglia di gol a cui punta: “Gli alti e bassi capitano a tutti i calciatori, sono situazioni che nel lungo periodo rafforzano. L’anno scorso è stata una stagione ottima dove mi riuscivano tante cose a differenza di questo inizio di stagione. Sia io che la squadra abbiamo voglia di rifarci. Sono abituato a fare sempre meglio, punto a raggiungere i numeri dello scorso anno e poi nel caso cercherò di superarli“.
Lo stato d’animo sulla mancata convocazione al Mondiale: “Ovviamente sono rimasto deluso, ma ora penso solo alla Roma, dobbiamo fare meglio nel presente e nel futuro. Non andare al Mondiale è una situazione che ti porta a volerti migliorare, sono sicuro che avrò modo di giocarlo più avanti, sono ancora giovane“.
Sull’allenatore Josè Mourinho: “La fiducia che dimostra verso di me è fondamentale, il mister mi sprona quando non faccio bene ed è il tipo di allenatore migliore per me. Anche quando faccio bene non è soddisfatto e mi porta ad alzare l’asticella. Con lui a Roma è come avere uno zio qui che vuole sempre il meglio per me. Mou al Portogallo? In squadra è una cosa di cui non si parla, si vede che il mister è concentrato solo sulla Roma e sulla ripresa del campionato. Il fatto che sia richiesto è una cosa normale per un grande allenatore come lui”.