Uscita sconfitta in maniera sonora dal match di San Siro contro l’Inter, la Roma di Mourinho ha già voltato pagina. Giovedì i giallorossi saranno ospiti del Leicester City al King Power Stadium per la semifinale di Confernece League, obiettivo della stagione. In preparazione alla gara, Tammy Abraham ha suonato la carica ai microfoni della UEFA tenendo una particolare intervista.
Il giovane attaccante inglese arrivato dal Chelsea è una delle rivelazioni del campionato e uno dei punti di forza della Roma. Dal suo arrivo, è subito entrato in sintonia con la gente di Roma, con la squadra e quando ha capito a fondo gli ideali di Mourinho ha iniziato ad essere decisivo e segnare un gol dopo l’altro.
A scacciare la brutta prestazione di San Siro ci ha pensato il numero 9, che si è subito focalizzato sul prossimo impegno: “Stiamo andando forte, siamo convinti e in fiducia. Loro giocano un po’ come noi, sfruttando il contropiede. Hanno giocatori molto veloci a cui piace correre, ma anche buoni centrocampisti. Dobbiamo prepararci con fiducia, perché se siamo in giornata possiamo battere chiunque. Si tratta solo di credere in noi stessi. Tornerò in Inghilterra e questa partita mi permetterà di dimostrare cosa ho imparato in Italia. Sono emozionato, credo che verrà a vedermi tutta la famiglia”.
Tammy Abraham ha poi raccontato un aneddoto su Mourinho e il legame che si è venuto a creare tra i due: “Le sue prime parole sono state: «Preferisci restare in Inghilterra, dove piove sempre, o venire al sole a Roma?» Abbiamo riso, ma poi ha detto: «No, sul serio». L’ho sempre considerato una figura paterna e secondo lui questo è il posto migliore per me in questo momento; posso lasciare un segno nel calcio italiano e farmi conoscere in tutto il mondo, non solo in Inghilterra. Per me era abbastanza. Lui sa quando ci sono con la testa e quando dormo un po’. Sa guidare davvero la squadra e ispirarla a volere di più. È una boccata d’aria fresca. Quando dobbiamo svegliarci, lui c’è. Quando giochiamo bene, ce lo dice ma vuole ancora di più. Un giocatore non potrebbe chiedere di meglio“.
Una delle cose che ha accelerato maggiormente l’inserimento di Abraham è stato il magico supporto dei tifosi della Roma, che hanno fin dal primo giorno sostenuto il nuovo attaccante. A tal proposito, il classe 1997 ha detto: “Prima di arrivare qui, ho parlato con Fikayo Tomori e mi ha detto che i tifosi italiani sono molto calorosi. Una cosa è sentirlo da un tuo amico, un’altra è essere qui e viverlo di persona. Quando sono venuto allo stadio ho solo detto: «Wow!». È una sensazione incredibile scendere in campo con i tifosi che gridano il tuo nome e incitano la squadra. Sono straordinari. Fin dal primo giorno, mi sono innamorato di Roma, della squadra e dei tifosi. Mi hanno fatto sentire in famiglia da subito. Arrivare all’aeroporto e vedere i tifosi che mi aspettavano è stato entusiasmante. Spero di vincere l’Europa Conference League per rinsaldare ancora di più questo legame“.
Come dicevamo, Tammy Abraham è una delle rivelazioni del campionato. All’inizio della sua avventura con la Roma ha fatto un po’ fatica, come giusto che sia. Arrivava dal Chelsea e della Premier League, un campionato molto diverso da quello italiano. Aveva bisogno di tempo per capirne le differenze e le dinamiche ma alla fine è riuscito a inquadrare al meglio il suo ruolo in campo e la Roma ha trovato il giusto erede di Edin Dzeko.
A testimoniare l’inizio complicato sono i numeri. Nelle prime 17 di Serie A segnò appena quattro reti ma poi una partita ne ha cambiato la stagione. A Bergamo, il 18 dicembre 2021, la Roma mandò ko l’Atalanta di Gasperini con un netto 2-4 e Abraham segnò una doppietta. Da lì qualcosa è cambiato e l’ex Chelsea ha iniziato a segnare un gol dopo l’altro. 9 reti in 12 partite, che hanno aiutato la Roma a guadagnare punti e a raggiungere l’attuale quinto posto in classifica che potrebbe valere una qualificazione in Europa League. È a secco da quattro giornate, il suo stop più lungo da quella gara di Bergamo, e il ritorno in Inghilterra potrebbe risvegliarlo.
Nonostante la giovane età, il giovane ragazzo londinese ha già indossato diverse casacche in carriera. Cresciuto tra le file del Chelsea, ha avuto esperienze in prestito al Bristol City, allo Swansea City e all’Aston Villa, prima di guadagnarsi spazio nella prima squadra dei blues. Tra Championship e Premier League, Tammy Abraham non ha mai avuto occasione di segnare un gol al Leicester City. Questa occasione può arrivare proprio in occasione della semifinale di Conference.
Nel nuovo torneo europeo, il centravanti giallorosso è il capocannoniere a pari merito con Dresser del Feyenoord e ha segnato 8 reti in 10 gare e punta a migliorare ancora il suo score.
A cura di Federico Bompieri