A margine di uno shooting fotografico per SMW, l’attaccante Tammy Abraham ha rilasciato un’intervista parlando della sua avventura italiana alla Roma. Autore sin qui di 9 reti tra campionato e coppe, l’inglese si prepara alla trasferta di Leverkusen, valevole come semifinale di ritorno di Europa League.
Come prima cosa il 25enne tira le somme sulla sua vita da quando lavora in Italia: “È un’esperienza interessante, diversa dalla vita a casa. Ho dovuto adattarmi e talvolta sento la mancanza della lingua inglese. Mi piace imparare una nuova cultura, godersi uno stile di vita differente e apprendere l’italiano: potrei migliorare ma sta andando bene. Sin dal giorno in cui ho messo piede in città, tifosi e gente che lavora nel club mi hanno fatto sentire a casa“.
Il momento in cui ha capito di aver preso la giusta decisione nel trasferirsi a Roma: “L’arrivo sarebbe dovuto avvenire in un aeroporto privato, ma quando sono atterrato tantissimi tifosi erano giunti a darmi il loro benvenuto intonando in coro il mio nome. Da allora mi sono reso conto che questo fosse il posto giusto per me“.
Alla domanda su come si trovi a Roma, Abraham risponde: “Non vivo qui da parecchio, tuttavia ritengo già di poter considerare questo come un gran momento della mia vita. A scuola amavo la storia, conoscevo il Colosseo, ma vederlo dal vivo è pazzesco. Roma è uno dei posti migliori per chi vuole avvicinarsi a culture diverse. Lo stile di vita mi ha sorpreso perché, nonostante fossi consapevole dell’amore degli italiani per il cibo e della loro passione, qui realizzi che sono a un livello differente. Dovunque vada ti daranno il miglior piatto che tu abbia mai mangiato. Si prendono cura di tutto ciò che fanno“.
Parlando, invece, della vittoria della Conference League: “Onestamente credo che nessuno se l’aspettasse. Al mio arrivo ho dichiarato di voler vincere un trofeo qui, però è stato inaspettato perché la Roma non ne alzava uno da tanti anni. Il mio approdo ha trasmesso forza ai ragazzi che hanno visto quanto sia affamato e appassionato. Anche in allenamento voglio sempre vincere perché desidero il meglio per me stesso e per la squadra“.
Un retroscena sull’addio al Chelsea: “Poco prima di lasciare il Chelsea, Tomori si è traferito al Milan, dunque abbiamo parlato molto. Non credevamo a cosa stava per accadere: eravamo cresciuti un’intera vita al Chelsea e in un momento entrambi stavamo partendo verso una destinazione simile. Penso quello fosse il momento giusto per lasciare i blues perché ero pronto ad effettuare un passo avanti nella mia carriera. Non volevo più essere considerato un giovane prodotto dall’Academy, volevo aprire le ali“.
L’attaccante inglese mantiene tuttora dei contatti con alcuni ex compagni dell’ambiente londinese: “James mi dice sempre di tornare, siamo cresciuti in gruppo io, lui, Mount, Rice, Nketiah e ci conosciamo ormai da anni. Abbiamo iniziato insieme nei tornei giovanili e ora sono contento di vedere quanto lontano siamo arrivati. Abbiamo preso strade differenti, ma condividiamo ancora questi ricordi”.
Infine una chiosa conclusiva sul futuro che attende lui e la sua famiglia: “Aspetto un figlio e questa è la cosa più importante al momento, poi in estate penserò dove andare. Nella mia testa c’è sempre stata l’America, ma penso opteremo più per un posto adatto al bambino che sta per arrivare. Questo potrebbe essere l’anno più bello della mia vita e sarebbe bellissimo vincere ancora qualcosa con la Roma. Chissà cosa riserverà il futuro quando sarà nato mio figlio”.