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Rigori sbagliati: pioggia di -3 al fantacalcio. Conviene davvero puntare sui rigoristi?

Conviene ancora acquistare i rigoristi?

Mateo Retegui, attaccante Atalanta (imago)

In una stagione piena di rigori sbagliati la posizione dei rigoristi al Fantacalcio diventa sempre più incerta e dubbiosa

Acquistare rigoristi al Fantacalcio è una mossa tattica presente all’interno del manuale di ogni fantallenatore. Nonostante l’errore corrisponda a un malus piuttosto pesante, la possibilità di acquisire un bonus dal dischetto rappresenta un’occasione unica per migliorare il rendimento di ogni fantasquadra.

In questa stagione però, tanti rigoristi hanno disatteso le aspettative, fallendo l’opportunità dagli 11 metri e trasformando spesso in deficit quella che sarebbe potuta essere una risorsa. Finora sono stati 22 i rigori sbagliati, non pochi, contando che nel 2022/23 gli errori totali dal dischetto erano stati 24 e nel 2020/21 addirittura 23. Ma neanche troppi, considerando che nella stagione passata alla 27a giornata il numero era lo stesso di oggi.

Un dato rilevante è invece sicuramente quello che identifica le squadre da cui provengono i rigori sbagliati. Il 50% di questi infatti è frutto di errori di squadre di alta classifica.

Dunque è soltanto una percezione diffusa quella che li vede in difficoltà in questo momento, o è cambiato davvero qualcosa? Proviamo ad analizzare la situazione per capire se convenga ancora acquistare rigoristi al Fantacalcio.

Quanto incidono il calendario e la lucidità

L’allargamento delle competizioni europee per club ha riempito il calendario di impegni, soffocando le big del campionato in settimane claustrofobiche. L’andamento dei rigori sbagliati in questa stagione può essere preso come un esempio di come questa situazione abbia condizionato le prestazioni. Secondo le statistiche infatti la metà dei rigori sbagliati sono frutto di errori di giocatori che appartengono a squadre impegnate in Europa.

Ma non solo, è interessante notare come, rispetto alle stagioni passate, sia aumentata la percentuale di errori dal dischetto nei secondi tempi, arrivando fino al 63%. Anche questi, non a caso, procurati da squadre impegnate nelle competizioni europee. Si può dunque ipotizzare che anche rigoristi infallibili come Calhanoglu o Pulisic abbiano sofferto questo cambiamento di abitudini, soffrendo cali di lucidità in un momento delicato come quello del rigore. A questo proposito è utile dire anche che il 63% degli errori proviene da situazioni di pareggio. Errori che, dunque, aumentano col l’alzarsi della posta in palio, in momenti in cui, in una stagione come questa, anche i giocatori più freddi possono perdere certezze.

Conviene ancora acquistare i rigoristi?
Vanja Milinkovic Savic, portiere Torino (imago)

Conviene più un para-rigori o un rigorista?

Ma il dato più rilevante è quello che riguarda i rigori parati. Se infatti quello sugli errori dal dischetto non costituisce una vera e propria statistica capace di rendere i rigoristi meno appetibili rispetto al passato, l’aumento dei rigori parati cambia la prospettiva sull’altro versante. Oltre il 77% degli errori dal dischetto in questa stagione sono infatti frutto di rigori parati. Dati impressionanti se si considera che nella scorsa stagione ci si era fermati al 62%.

L’importanza dei portieri nei rigori è ormai fondamentale, basti pensare al ruolo decisivo di Donnarumma nella vittoria dell’Europeo da parte dell’Italia, o di quella di Martinez per il Mondiale dell’Argentina. In questa stagione i portieri della Serie A stanno confermando questo trend, rendendo sicuramente la vita dei rigoristi più difficile e migliorando anche il proprio status al Fantacalcio. Alla prossima asta dunque meglio non concentrarsi soltanto su chi batterà i rigori, ma anche su chi potrebbe pararli perché, d’altro canto, potrebbe regalare allo stesso modo grandi gioie dagli 11 metri.