Adrien Rabiot è finito al centro dell’attenzione dopo Inter-Juventus. Il centrocampista francese, infatti, è stato il protagonista di un possibile tocco di mano, poi non segnalato dal Var, sul gol dell’1-0 bianconero. Il numero 25 della squadra di Allegri è terminato al centro di diverse polemiche e, intervistato da Tuttosport, ha voluto rispondere sulla vicenda.
“Mano? Direi proprio di no – risponde secco Rabiot. In Italia ho capito che è sempre così, quando c’è qualcosa che può far discutere se ne parla tanto e per tanto tempo. In Francia un po’ meno, ma lo capisco perché in Italia il calcio è vissuto quasi come una religione. Posso comprendere per quale motivo da voi si parla così a lungo di tutto ciò che avviene in campo. Se devo dire la verità, l’impressione che ho avuto domenica sull’Inter è di una squadra meno forte di quella che abbiamo affrontato all’andata e anche rispetto alle stagioni passate. Ho avuto la sensazione che avessero meno sicurezza, del resto in questo campionato hanno perso molte partite“.
Successivamente Rabiot parla dei punti di penalizzazione: “Senza i 15 punti è sicuro che riusciremmo a centrare la qualificazione in Champions League. Sinceramente, per come stiamo andando ora e tenendo la forza di questo gruppo, possiamo qualificarci anche con la penalizzazione. Io ci credo, se poi dovessimo vincere l’Europa League la qualificazione sarebbe automatica“.
Poi il centrocampista parla del futuro: “Per il momento non ci sono novità, ma sicuramente parleremo presto perché tra circa due mesi la stagione sarà finita. Io sono tranquillo, c’è la possibilità di andare via ma anche quella di rinnovare con la Juventus. A Torino sto bene, faccio un bel lavoro nel club e c’è un buon rapporto con dirigenti, compagni e allenatore. Allegri mi ha aiutato in due anni dandomi molta fiducia“.
In chiusura Rabiot parla di Allegri: “Credo che abbia davvero tantissime qualità. Secondo me sa gestire molto bene il gruppo e a volte si rivolge ai giocatori come un padre. Sa parlare al meglio con tutti i componenti della rosa e ne comprende anche le caratteristiche psicologiche. Poi è fantastico per come sa incoraggiare il gruppo: anche nei momenti di massima difficoltà o pressione trova sempre le parole giuste“.
L’intervista completa sulle pagine di Tuttosport