Si è appena concluso il match tra PSG e Milan a San Siro, valido per la quarta giornata del girone F di Champions League. Dopo i due pareggi maturati contro Newcastle in casa e Dortmund in trasferta e dopo la sconfitta nella gara di andata contro i parigini, i rossoneri hanno aperto il loro girone di ritorno proprio contro il PSG. Il match è terminato 2-1 e per il Milan grazie alle reti di Leao e Giroud. Al termine della sfida, sono stati diversi i calciatori protagonisti della sfida che hanno rilasciato delle interviste.
LEAO: “Oggi abbiamo dimostrato chi siamo davvero, non ho parole, sono contentissimo. Le critiche? Mi spingono. Le persone possono continuare a parlare, io parlo in campo”.
GIROUD: “Volevamo avere una reazione dopo le ultime partite, secondo me stasera era la serata perfetta. Abbiamo gestito bene la partita creando diverse occasioni e finalizzando. A questo livello conta molto l’efficacia. Stasera abbiamo rispettato ciò che ci aveva detto il mister. Non abbiamo fatto gli stessi errori dell’andata. Per noi fra campionato e Champions cambia il DNA, siamo abituati. Oggi dovevamo dare tutto per i nostri tifosi, mi piace vedere la squadra così e ne sono orgoglioso. Dobbiamo continuare così. A 37 anni mi emoziono ancora”.
THEO HERNANDEZ: “Oggi è stata una notte incredibile, era una partita molto difficile. Il PSG è una grande squadra ma abbiamo lavorato bene e per questo è arrivata la vittoria. Abbiamo passato dei momenti difficili, è normale che quando il Milan non vince riceva fischi. Abbiamo lavorato bene, adesso pensiamo alla prossima. Adesso dobbiamo lavorare bene”.
CALABRIA: “Era quello che cercavamo. Siamo un gruppo eccezionale e oggi abbiamo parlato sul campo, soprattutto nel risultato. Abbiamo dimostrato a noi stessi in primis e soprattutto ai tifosi, che sono sempre eccezionali, che potevamo farcela. Confronto avuto con la squadra? È normale in un periodo nel quale le cose non vanno benissimo, non dobbiamo farci abbattere da quello che c’è intorno. Il calcio è fatto di alti e bassi e chi è qui da tanto tempo lo sa: ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che dovevamo fare qualcosa in più e stasera ci siamo riusciti. Stasera siamo stati davvero bravi soprattutto dal punto di vista della prestazione. Mbappé? Marcarlo è stata una questione di grandissima attenzione: l’ho perso per 5 secondi nel primo tempo e mi è scappato alle spalle. Basta davvero poco per perderla, ha una spinta e una mentalità che ti costringe a stargli addosso tutto il tempo, ma lo abbiamo fermato grazie all’ottimo lavoro di squadra”.