Nel derby femminile tra Benfica e Sporting Lisbona l’arbitro ha estratto il primo cartellino bianco nella storia del calcio. Poco prima del termine dei primi 45′ un tifoso sugli spalti ha avuto un malore creando apprensione fra il pubblico e attirando l’attenzione del direttore di gara e dei giocatori. L’arbitro ha fermato il gioco e sospeso la gara appena capita la situazione permettendo al personale medico di raggiungere il tifoso sulle tribune. L’intervento tempestivo del personale medico ha salvato il tifoso che si è ripreso poco dopo. L’arbitro ha estratto il cartellino bianco allo staff medico delle due squadre sorprendendo il pubblico che ha percepito bene l’accaduto.
Come aveva ben intuito il pubblico del “Da Luz” il cartellino bianco non è una sanzione bensì un modo che l’arbitro può utilizzare per sottolineare un gesto di fair play durante una partita. Molto probabilmente dopo questo episodio che ha fatto il giro del mondo in poco tempo potremmo aspettarci delle situazioni simili anche da noi in Italia.
Premiando giocatori e staff, il suo utilizzo potrebbe incentivare più episodi spontanei di fair play durante le partite. L’estrazione del cartellino serve a sottolineare il rispetto dei valori etici del gioco del calcio davanti al pubblico che si trova allo stadio o a casa premiando colui che li compie. Questa gara è quindi entrata nella storia per essere la prima partita di calcio a livello professionistico con l’utilizzo di un cartellino bianco. Non ci sono indicazioni particolari sul suo utilizzo in Serie A, ma probabilmente dopo questo caso potremmo avere maggiori informazioni da parte degli enti responsabili.