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Portogallo, Fernando Santos: “Leao erede di Ronaldo? Vi dico la mia”

In questi giorni tutte le Nazionali della UEFA stanno partecipando alla Nations League. Tra le squadre in gara c’è quindi anche il Portogallo, che fa parte del Gruppo 2 all’interno della Lega A. Avendo ottenuto 4 punti, la squadra capitanata da Cristiano Ronaldo è prima nel suo gruppo, dopo il pareggio conquistato contro la Spagna e la vittoria contro la Svizzera.

Proprio su Cristiano Ronaldo era incentrata una domanda rivolta in conferenza stampa al selezionatore portoghese, Fernando Santos: durante l’intervista, all’uomo è stato chiesto infatti se Rafael Leao possa diventare l’erede dell’ex Juventus. L’allenatore, però, ha risposto negativamente.

Le parole di Fernando Santos su Leao

L’età ormai avanzata di Cristiano Ronaldo fa già pensare a quale potrebbe essere il futuro della Nazionale portoghese senza di lui. Le gesta di Leao in campionato quest’anno sono senz’altro un ottimo biglietto da visita per il giovane attaccante. In 34 presenze il classe 1999 ha realizzato ben 11 gol e 10 assist, trascinando il Milan verso lo scudetto.

Essendo entrambi ale sinistre, sorge spontaneo accostare i due e c’è già chi vede in Leao il degno erede di Ronaldo. Tuttavia Fernando Santos, durante un’intervista alla vigilia del match contro la Repubblica Ceca, rispondendo a una domanda su Leao ha fatto capire che è azzardato fare paragoni di questo tipo.

“Non credo che Rafael Leao e Cristiano giochino nella stessa posizione, quindi la parola successore o erede mi sembra troppo, ha risposto Santos elogiando l’attaccante. “Quanti gol ha segnato Cristiano? Forse un milione… Difficilmente qualcuno potrà sostituirlo, non solo in Portogallo ma nel mondo”.

L’allenatore ha poi chiarito che non era sua intenzione sminuire Leao, di cui anzi apprezza le indubbie qualità: “Non è bello fare paragoni tra lui e Leao. Rafael deve essere semplicemente Rafael, con le sue caratteristiche e la qualità che ha. Ma se sta qui con noi pur avendo solo 21 anni vuol dire che è il futuro della nazionale e che la nazionale stessa conta su di lui”.

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Redazione