Portogallo, l’annuncio di Martinez: “Avremo tre capitani”

La nazionale portoghese vuole inaugurare un nuovo ciclo sotto la guida del neo c.t. Roberto Martinez. L’ex commissario tecnico belga, a pochi giorni dalla sfida contro il Liechtenstein, ha annunciato in conferenza stampa: “Al momento, i giocatori con più esperienza saranno i capitani della Nazionale: Cristiano Ronaldo, Rui Patrício e Bernardo Silva“. Una scelta molto curiosa, che però dovrebbe stabilire precise gerarchie in termini di leadership nello spogliatoio.

Portogallo, grandi uomini per il nuovo ciclo targato Martinez
Il Portogallo ha una rosa di tutto rispetto, grandi calciatori provenienti dai migliori campionati europei, pronti a diventare grandi uomini per il nuovo ciclo targato Martinez. Cristiano Ronaldo (nonostante il suo trasferimento in Arabia Saudita), continua ad essere nel radar della nazionale. Il suo impiego è considerato imprescindibile, fuori e dentro il campo, per portare la giusta mentalità ai compagni.

Il numero 7 non ha bisogno di presentazioni, il palmares dice moltissimo e Roberto Martinez sembrerebbe voler continuare ad affidare a lui (oltre ai compagni sopra citati) le chiavi della squadra. Il nuovo c.t. portoghese, ha inoltre menzionato Rui Patrício tra i calciatori con maggiore esperienza. Il portiere della Roma è regolarmente convocato dal suo Portogallo dal 2010. Parliamo di un senatore, in grado di far pesare la sua presenza tra i compagni.

Bernardo Silva è invece il terzo elemento a cui ha fatto riferimento il c.t. Martinez. Il calciatore del Manchester City è riuscito in breve tempo ad affermarsi in Premier League, in uno dei club più titolati di Inghilterra. Caratteristiche importanti quelle dei tre portoghesi, ricercate dal commissario tecnico per rilanciare il progetto.
Questo è quanto emerso in conferenza stampa, dalle parole del c.t.: “Ho visto grande impegno da parte di tutti i giocatori e per questo sono molto soddisfatto. Il sistema di gioco? Potrà variare rispetto al passato, c’è la possibilità di giocare anche a tre dietro, ma la cosa più importante è adattarsi agli avversari, avere sempre nuove idee, grande personalità. Serve essere flessibili. E non farò variazioni importanti nelle due partite: i punti in palio sono gli stessi e lavoreremo nello stesso modo per partire al meglio e ripagare il grande affetto che abbiamo ricevuto“.