Pjanic: “Chiellini? Era molto furbo, odiavo giocarci contro”
In un intervista al podcast Aperibiza, Miralem Pjanic ha parlato del suo percorso in Italia. L’ex centrocampista di Roma e Juventus, oltre che del Barcellona, ha anche raccontato dei diversi allenatori che ha avuto nella sua carriera e del rapporto con Giorgio Chiellini.
Le parole di Pjanic nell’intervista
Arrivato in Italia nell’estate del 2011, Pjanic venne acquistato dalla Roma che lo prelevò dall’Olympique Lione. Il bosniaco ha giocato 5 anni nella capitale, prima di passare alla Juventus dove rimase fino a giugno 2020: “A Roma mi sono innamorato della piazza e ho pianto quando poi me ne sono andato. Andai via perchè volevo fare un altro step nella mia carriera, prima passando alla Juventus e poi andando al Barcellona. A Torino siamo subito sono arrivato in finale di Champions League e il Barcellona sappiamo che è un top club mondiale. Penso che la carriera è corta e bisogna sempre trovare nuove motivazioni, restare nella comfort zone è una cosa semplice, ma non è buona”.
Allenato in Italia da diversi allenatori come Luis Enrique, Garcia e Zeman alla Roma e Allegri e Sarri alla Juventus, Pjanic ne parla così: “Di allenatori ne ho avuti di diversi bravi. Ho avuto la fortuna di lavorare con dei grandi come Luis Enrique, Allegri, Spalletti, Garcia, Xavi… Tutti lavorano in una maniera diversa. Con Spalletti sono stati sei mesi incredibili, mi sono divertito tantissimo e mi sono chiesto come mai non avesse mai vinto qualcosa prima. Nell’ultima stagione con il Napoli ha strameritato lo Scudetto. Ho apprezzato molto anche Allegri, ho fatto tre anni di fila con lui e sono stati quelli più importanti. È stato un allenatore molto importante per me. Invece Sarri che è un pazzo di calcio, che vive di calcio. Davvero straordinario come allenatore”.
Infine Pjanic racconta di un calciatore difficile da affrontare da avversario: “Odiavo giocare contro Giorgio Chiellini. Quando andai alla Juve ero contento di averlo come compagno di squadra, è un ragazzo straordinario, un uomo fantastico e il giocatore che tutti conoscete. Quando giocavamo contro mi “menava”. La cosa che diverte è che ti “mena” e poi fa finta, ti dice: ‘Scusami’ e ti dà un bacio, per questo l’arbitro non gli dava il giallo. Era molto furbo, avendolo con me ero molto più tranquillo ma da avversario non volevo mai affrontarlo”.