Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa per presentare Milan-Udinese, prima giornata ufficiale della Serie A 2022/2023. Tanti i temi trattati dall’allenatore rossonero, che riparte da Campione d’Italia dopo lo scudetto conquistato lo scorso 22 maggio sul campo del Sassuolo. All’esordio in campionato saranno (quasi) tutti convocati: disponibili anche Giroud e Origi (qui la probabile formazione).
ESORDIO – “Avere San Siro pieno darà un entusiasmo che dobbiamo coltivare. Non credo nemmeno sia giusto azzerare quanto fatto l’anno scorso. Partiamo da zero punti come tutti, ma con la consapevolezza del nostro percorso. Se siamo così competitivi è grazie al nostro modo di lavorare, partiamo dalla nostra energia e dalla voglia di cominciare bene il campionato”.
SQUADRA – “È un Milan forte. Ho rivisto nei miei giocatori lo stesso spirito dello scorso anno. I nuovi arrivati mi stanno dando sensazioni positive, da Origi a De Ketelaere e Adli. Abbiamo rinforzato il reparto offensivo, domani sono tutti disponibili tranne Tonali, ma l’affaticamento sta evolvendo in maniera positiva. Origi mi sta mostrando le caratteristiche di un centravanti completo, sa dare profondità, dialogare con i compagni. È un giocatore intelligente, così come gli altri. Sono contento di quello che stanno facendo vedere”
PRECAMPIONATO – “Ho visto in tutti grandissima voglia di lavorare e competere anche e soprattutto durante l’allenamento. È una caratteristica importante che ci dobbiamo portare avanti. Il calcio cambia, si evolve velocemente: qualche anno fa si diceva che il calcio di agosto non conta. Ora contano anche le amichevoli ma soprattutto la prima di campionato. L’Udinese è pericolosa, è l’unica squadra che non siamo riusciti a battere l’anno scorso insieme alla Juventus”.
PRONOSTICI – “Non ci siamo mai preoccupati di quello che si diceva di noi fuori da Milanello. Ci continuiamo a preoccupare di avere la voglia necessaria per continuare a crescere. Vogliamo essere competitivi e potremo farlo in diverse competizioni”
MONDIALE – “Sicuramente sarà una stagione particolare, unica, anomala. Per tanti dei miei giocatori che andranno in nazionale ci saranno 23-24 partite in 90 giorni. Dovremo mantenere quello spirito di disponibilità da parte di tutti, avrò bisogno di tutti. In tre mesi ci giochiamo 15 partite di campionato, il primo turno di Champions: bisogna partire bene. Abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo fare nella preparazione, i giocatori stanno bene. Per chi non andrà al Mondiale, tre mesi intensi e poi sosta può essere una buona soluzione. Per chi parteciperà e magari competerà per vincere sarà chiaramente una stagione più complicata, poi dovremo capire quanto e come farli recuperare al meglio”.
AVVERSARIE – “Credo sarà un campionato equilibrato, sarà dura per tutti superare i punti dell’anno scorso. Non solo perché è salita la qualità delle rivali, le prime 7 sono forti ma sono cresciute anche le squadre di metà classifica. Tante squadre possono e vogliono vincere”.
MERCATO – “Per quanto riguarda la squadra sono contentissimo, so che la dirigenza è molto attenta e sicuramente non si tirerà indietro se ci sarà la possibilità di migliorare la rosa. La squadra è sicuramente completa, poi in 4 partite possono succedere tante cose o il mercato può presentare situazioni diverse”.
BRAHIM DIAZ – “Se dovesse giocare Brahim Diaz è perché lo vedo meglio per questa partita, perché ha più ritmo di De Ketelaere e Adli e conosce meglio i nostri meccanismi. Che ci sia molta competizione è vero, sono tre giocatori forti e dovranno dimostrare di meritare di giocare a ogni allenamento. Tutti e tre possono giocare anche in altre posizioni, questo è importante”.
PROPRIETÀ – “La dirigenza è sempre presente, Paolo, Ricky e Ivan sono sempre con noi. Sia Cardinale sia Elliott si sono fatti sentire ieri, ci ha fatto molto piacere”.
ADLI E DE KETELAERE – “Tutti i giocatori forti e intelligenti possono giocare insieme quindi sì: possono coesistere in campo“.
KALULU – “Mi aspetto una conferma delle sue prestazioni. È sempre stato un grandissimo lavoratore con umiltà e disponibilità. Non ho preoccupazioni particolari sulle sue prestazioni, è un ragazzo veramente con la testa sulle spalle. Sa che si è meritato tutto col duro lavoro e sta continuando così. La nostra fase difensiva spesso viene attribuita ai difensori, ma se abbiamo difeso così bene è merito anche e soprattutto dei giocatori offensivi che ci hanno dato una mano”.
THEO e LEAO – “È la fascia sinistra più forte del mondo? Non lo so, ma siamo a un livello altissimo. Soprattutto con chi ci lascia spazi sono difficili da prevenire e da prendere. Che siano giocatori di alto livello non è in dubbio”.