Il Milan di Stefano Pioli vince contro la Fiorentina e si porta momentaneamente a cinque punti di distanza dall’Inter, che scenderà in campo alle 18 a Udine. Decisivo il gol di Rafael Leao, che regala i tre punti ai rossoneri. Al termine del match, il tecnico del Milan ha parlato ai microfoni di Dazn analizzando la gara. Di seguito, le sue parole.
Sul piano tattico della gara: “Sapevamo che loro facevano prendere Theo da Nico Gonzalez. Avevamo provato a sorprenderlo con la velocità di Hernandez. Proviamo sempre a capire le situazioni difensive degli avversari: oggi abbiamo lasciato Theo più alto. La squadra mi sta piacendo come lavora senza palla”.
Sull’organizzazione della società: “La nostra è una catena di montaggio perfetta che parte dal club, che ci ha sempre sostenuto e ci ha dato fiducia. Loro credono nel mio lavoro e io nelle qualità dei miei giocatori. È tutto l’ambiente Milan, dai dirigenti spettacolari che ho. Ci sostengono sempre, poi i risultati fanno la differenza ma i giocatori sentono se c’è la stima da parte dell’allenatore. Adesso mancano tre partite difficilissime, la cosa più importante è essere a +5 punti rispetto all’anno scorso”.
Sulla lotta Scudetto: “I giocatori che stanno giocando meno entrano con grande volontà e disponibilità ad aiutare la squadra. Così si superano le difficoltà individuali e le esigenze individuali. Dobbiamo continuare il nostro percorso: questa squadra può ancora crescere. Per molti è la prima volta che si lotta per un obiettivo così grande. Dobbiamo fare tutto il necessario per dare tutto fino alla fine”.
Sul duello con l’Inter: “Dobbiamo dimostrare sul campo. Abbiamo le nostre caratteristiche e dobbiamo metterle sul campo. Chi vincerà avrà fatto qualcosa in più degli altri”.
Al termine del match, il tecnico del Milan ha parlato in conferenza stampa, dando ulteriori indicazioni sulla prestazione dei suoi giocatori. Di seguito, le parole raccolte da Tuttomercatoweb.com.
Su Maignan: “Maignan è stato il migliore in campo, era l’unico giocatore non pressato. Il fatto di non prendere gol è la nostra dedizione ad essere attenti e a non mollare mai”.
Su Ibrahimovic: “Ho parlato poco con lui, ho molto rispetto di questi momenti. Non ha perso solo una persona normale. È un ragazzo molto sensibile, molto buono, anche se fa vedere un’immagine diversa di sé. Sta vivendo un momento molto particolare e molto delicato. Sono contento che sia entrato bene”.