Milan, Pioli: “Kalulu non avrebbe dovuto giocare. Due gol sono pochi per quanto fatto”
Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di DAZN nella classica intervista post gara dopo Napoli-Milan, gara valida per la decima giornata del campionato di Serie A. Prima del match le due squadre occupavano rispettivamente il quarto e il terzo posto della classifica con quattro punti di differenza. Dopo il pareggio per 2-2 la classifica resta dunque invariata. Su questo e molto altro il commento dell’allenatore rossonero. – Leggi qui le probabili formazioni di Lazio-Fiorentina
Milan, l’intervista di Pioli dopo Napoli-Milan
L’allenatore rossonero ha aperto parlando con rammarico della sfida pareggiata: “Se avessimo perso questa partita avremmo dovuto parlare di momento sfortunato. L’errore che abbiamo fatto è stato quello di concedere il primo gol, perché li abbiamo rimessi in partita dopo un ottimo primo tempo. Per quello che abbiamo creato oggi anche due gol sono troppo pochi. La prestazione c’è stata, uscire con un solo punto è un dispiacere”.
Dopodiché il tema è stato quello della sostituzione di Leao, il quale si è lamentato: “Ho visto che avevamo bisogno di energie fresche, che avevamo corso tanto e sono entrati due giocatori che hanno fatto bene. I cambi si fanno per migliorare la squadra, e dato che Leao chiede spiegazioni gliele darò”
Sul problema dei gol: “Mi auguro che sia solamente un discorso temporaneo. Quello che conta è riuscire a creare così tanto. Dobbiamo continuare a lavorare, a crescere e a migliorare e dobbiamo essere competitivi perché questo è quello che ci chiede il livello delle concorrenti”
Infine, Pioli ha anche parlato dei diversi problemi subiti dai suoi giocatori: “Gli infortunati sono la nota negativa di stasera. Kalulu se ci fosse stato Kjaer non avrebbe giocato, non si capisce se sia stata una contusione o se abbia risentito tirare il quadricipite. Pulisic era affaticato al flessore e quindi era inutile rischiarlo. Pellegrino ha avuto una bruttissima distorsione alla caviglia e non riusciva più a correre”.