Dopo un’annata all’Empoli da 13 reti culminata col trasferimento a Reggio Emilia, ci si aspettava di più dall’attaccante scuola Inter. L’impatto all’universo Sassuolo invece è stato più difficile del previsto per Pinamonti, autore quest’anno di soli 5 goal malgrado gli oltre 2000 minuti in campo: di questo ed altro ha parlato il classe 1999 nel corso di un’intervista rilasciata a StarCasinò Sport.
Innanzitutto Pinamonti esprime la sua stima nei confronti del suo allenatore Alessio Dionisi: “È molto bravo nel dialogo coi calciatori, sa toccare i punti giusti per spronarci. Parliamo molto e prima delle partite mi dà spesso qualche consiglio sull’avversario che affronterò”.
Poi si concentra sull’ambiente sassolese: “È una piccola famiglia, ci sono tantissime persone che fanno un grande lavoro dietro le quinte. Noi calciatori sentiamo la fiducia di tutti e questo è fondamentale perché le cose possono andare bene o male, ma cerchi di lavorare sempre di più per ripagare la fiducia delle persone che credono in te”.
Dopodiché parla del suo rapporto col goal. Questo il suo pensiero su un fondamentale che lui ritiene indispensabile per una punta: “Per tutti gli attaccanti è un bisogno fisico, in alcuni momenti senti proprio la necessità di segnare. Quando gonfi la rete ti senti libero e vieni avvolto dall’adrenalina e dall’emozione che solo questo sport trasmette“.
A proposito di centravanti, il numero 9 neroverde svela due punti di riferimento del ruolo da cui vorrebbe attingere in termini tecnici: “Durante la mia esperienza all’Inter ho avuto modo di confrontarmi con Icardi, uno degli attaccanti più forti degli ultimi dieci anni di Serie A. A Mauro ruberei il colpo di testa, è fuori dal comune. Da come colpiva la palla sembrava avesse un piede o un joystick in testa: la metteva dove voleva. Di Ibrahimović, invece, mi piacerebbe trarre tutto perché non ha difetti“.
Infine una chiosa finale all’intervista in cui Pinamonti risponde alla domanda su chi sia il compagno di squadra più divertente al Sassuolo. Il ventiquattrenne di Cles non ha dubbi in merito: “Il re degli scherzi è assolutamente Frattesi. Per farvi capire, se Davide mi invita a cena e so che cucina lui, io non mi fido”.