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Empoli, Pinamonti come Scamacca e Osimhen: Andreazzoli se lo gode

Sabato sera con ogni probabilità abbiamo visto la definitiva dipartita del Napoli in ottica scudetto. La sconfitta di Empoli, arrivata nel modo più doloroso possibile, con rimonta da 0-2 a 3-2 in dieci minuti, ha portato Luciano Spalletti a fare un concreto mea culpa in conferenza stampa. D’altra parte però, se la volontà è quella di scovare l’eroe e non il colpevole dobbiamo guardare in casa Empoli, dove Andrea Pinamonti si è preso definitivamente l’epiteto di bomber, segnando la sua seconda doppietta in stagione, di gran lunga la più importante.

Andrea Pinamonti, attaccante classe 1999 di proprietà dell’Inter in prestito a Empoli.

Quanta differenza fanno i milioni?

L’attaccante altoatesino di proprietà dell’Inter ha raggiunto 12 gol in campionato, risultato non scontato considerando l’età e il confronto con i suoi colleghi. Il paragone immediato che salta all’occhio è quello con Victor Osimhen, che nei 90’ di sabato non ha convinto granché e, malgrado l’inizio di campionato sfavillante e l’ultimo mese da protagonista, complice la coppa d’Africa e il lungo stop, si ritrova con le stesse reti di Pinamonti in classifica marcatori.

Difficile però accostarli anche dal punto di vista di spessore mediatico. L’attaccante nigeriano infatti è stato l’acquisto più oneroso di sempre per la squadra partenopea. Per non parlare del fatto che, per quanto riguarda il fantacalcio, nei listoni di agosto Osimhen partiva con una quotazione di 31, Pinamonti 7.

Victor Osimhen, classe 1998 di proprietà del Napoli.

Pinamonti è uno di quegli attaccanti possenti e presenti, sia in area di rigore che nella manovra della squadra. Per alcuni potrebbe ricordare anche un po’ un primordiale Edin Dzeko, per la capacità di smarcarsi e di fare reparto pressoché da solo.

Corsa a due per una maglia nerazzurra

Ecco che si palesa il secondo confronto: quello tra Pinamonti e l’attaccante tanto chiacchierato del Sassuolo. In questo caso i due hanno sicuramente più punti in comune, entrambi arrivano da una lunga gavetta sportiva, che nei primi anni della loro carriera li ha portati a dimenarsi con risultati altalenanti tra un prestito e l’altro. Mai come quest’anno però i due sono riusciti ad imporsi dal punto di vista della leadership e delle performance.

Scamacca in questa Serie A ha segnato un gol in più di Pinamonti, sono 13 centri in 31 partite, aspettando questa sera la Juventus. Tuttavia, è doveroso fare una precisazione, perché se da una parte Pinamonti con i suoi goal ha portato il 27% delle reti dell’Empoli, Scamacca si ferma al 22%. Questo per esplicare come il lavoro di Pinamonti risulti da encomio considerata la poca propensione offensiva della squadra, che ha solo il 13° attacco più prolifico del campionato. Differenza notevole nei confronti di quello neroverde, 6°, e quello del Napoli di cui abbiamo poc’anzi parlato, che è addirittura il 3°.

Gianluca Scamacca, classe 1999 in forza al Sassuolo.

Insomma, come spesso accade nello sport, non sempre tutto ciò che luccica è oro, ma soprattutto non tutto l’oro luccica così tanto. Oggi Pinamonti, numeri e prestazioni alla mano, è uno degli attaccanti più in crescita del nostro campionato e purtroppo non tutti glielo riconoscono. Nel frattempo Andreazzoli se lo coccola e lui si gode il momento, aspettando il 6 maggio, data in cui a San Siro si giocherà Inter-Empoli. Chissà che non voglia dimostrare di meritare la maglia nerazzurra in quella serata cruciale.

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Redazione