Zanetti: “Vi dico il modulo del mio Verona. Empoli? Che rabbia! E un giocatore non sarà in ritiro”
Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione di Paolo Zanetti, nuovo allenatore del Verona per la stagione 2024/25
Inizia oggi la nuova avventura di Paolo Zanetti sulla panchina del Verona. L’ex allenatore di Venezia ed Empoli subentra a Marco Baroni passato alla Lazio, ed avrà il compito di ripetere quanto fatto dal suo predecessore.
Dopo aver centrato la salvezza alla penultima giornata nella scorsa stagione, la società veronese ha individuato nell’allenatore di Valdagno il sostituto ideale per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Un’occasione che l’allenatore veneto non ha voluto farsi sfuggire, aggiungendo al suo bagaglio di esperienze una nuova tappa in cui esprimere ed imporre le proprie idee.
Di seguito le parole dell’ormai neo tecnico giallobl+, le opportunità di mercato ed i vari propositi per la nuova stagione che inizierà tra poco più di un mese.
Le prime parole di Zanetti
L’allenatore del Verona ha esordito subito parlando delle proprie idee e delle aspirazioni riguardo la prossima stagione: “Voglio ringraziare chi mi ha dato la fiducia per questo ruolo, super affascinante per un allenatore. Sono partito dal basso, se otto anni fa mi avessero detto che sarei diventato il mister dell’Hellas io avrei firmato con il sangue. E’ un grande responsabilità, che mi sono costruito con il lavoro e voglio portare questa mentalità. Il percorso è difficile e duro, ma che può dare tante soddisfazioni si avranno umiltà e voglia di lavorare. Il mio Verona deve essere basato su questo, serve creare fin da subito un gruppo unito, ho conosciuto il gruppo, che è multiculturale.”
Zanetti ha poi proseguito soffermandosi sul rammarico per la scorsa stagione e sull’attuale rosa a disposizione: “Dopo 43 punti a Empoli mi sono trovato a casa dopo un mese. Mi resta un carico di esperienza ma anche rabbia e spirito di rivalsa da trasmettere ai ragazzi. Voglio consolidarmi in Serie A e ho scelto una piazza con caratteristiche ideali per il mio modo di essere. Il linguaggio comune è poi il campo: fondamentali nel mio calcio l’aggressività, il sacrificio e la passione di fare il miglior mestiere del mondo. In alcuni frangenti ho anche un brutto carattere per chi non segue questi concetti, che poi sono gli stessi del nostro pubblico, Abbiamo tante battaglie, ma dietro abbiamo un esercito“.
Zanetti: “Servono conferme dallo scorso anno ed essere versatili”
L’ex tecnico di Venezia ed Empoli è poi arrivato alla questione modulo, illustrando quali potrebbero essere i suoi principi di gioco ed i suoi concetti: “Nel calcio si parla tanto, ma non c’è un regola: in campo ci vanno i ragazzi e il mister deve cercare di non far danni. Serve consolidare il 4-2-3-1, Cabal è adattato in quel ruolo di terzino, ma non è detto che rimanga. Serve avere delle armi per cambiare anche i principi di gioco“.
Infine, sul ritiro che comincerà a breve: “Henry non è stato convocato per una trattativa avanzata con il Palermo. Non va via perché arrivo io, lo ritengo un giocatore molto bravo. L’ho voluto a Empoli e gli faccio in bocca al lupo per il futuro“.