Monza, Palladino: “Sono rimasto perché avevo dato la parola a Berlusconi e Galliani”
Tra le rivelazioni dello scorso campionato di Serie A, c’è stato sicuramente il Monza di Raffaele Palladino. I biancorossi sono partiti male con Stroppa in panchina, ma con l’ex giocatore di Juve e Genoa c’è stato un cambio ritmo impressionante. Proprio Palladino si è raccontato in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: ha parlato della stagione che verrà, del suo Monza, ma anche di Berlusconi e di mercato.
Monza, l’intervista di Palladino
Innanzitutto ha parlato di come ha trovato il gruppo: “I ragazzi sono dei professionisti: l’ho trovati tutti allenati. Io perfezionista? Sì, ma anche con un pizzico di leggerezza. Con la mia squadra vorrei arrabbiarmi di più ma sono tutti troppo bravi”.
Sui quattro nuovi acquisti e sul mercato: “Vignato e Carboni sono i trequartisti del futuro. Gagliardini voleva riscattarsi e ci mancava uno come lui. Il rinnovo di Izzo importante: per noi è un top player. Cittadini è un profilo giovane ed interessante“.
Sulla permanenza al Monza ha detto: “Ci sono squadre che si sono interessate a me ma avevo dato la parola a Berlusconi e Galliani. Gli avevo detto che sarei rimasto almeno un altro anno. Credo ancora nella riconoscenza“. Su Berlusconi ha aggiunto: “Mi manca come persona: parlavamo spesso di calcio al telefono. Sono stato male in quei giorni: mi ha dato tanto”.
Infine sul campionato appena passato: “Eccezionale quello che abbiamo fatto: rimarrà nella storia ma ora si azzera tutto. C’è un percorso da portare avanti: abbiamo messo la convinzione mentale di poter giocare a questi livelli”.
“Le sconfitte finali della scorsa stagione? Mi lasciano amarezza ma ci faranno crescere. I ragazzi non si meritavano di uscire a testa bassa”, ha concluso Palladino.