Il Napoli è sempre più vicino al terzo scudetto della sua storia. Trentatré anni dopo l’ultima vittoria della Serie A, nel 1990, la squadra guidata da Luciano Spalletti può matematicamente laurearsi vincitrice già in questa 32ª giornata di campionato, nel derby campano contro la Salernitana. Nel caso in cui gli azzurri dovessero conquistare i tre punti mentre la Lazio non dovesse vincere a San Siro contro l’Inter, il Napoli sarebbe campioni d’Italia. In vista dell’importantissima sfida del Maradona, dunque, Luciano Spalletti ha presentato il match in conferenza stampa.
L’allenatore del Napoli ha esordito in conferenza analizzando la settimana azzurra: “Sappiamo da molto tempo quale deve essere la nostra direzione, non dobbiamo andare a fare qualcosa di diverso. Poi ci sono delle cose che sono al di sopra di noi ma noi siamo pronti a giocare con tutte le nostre forze”.
“Siamo di fronte a una sfida estrema per noi e per la città, perchè è da molto tempo che vogliamo giocare questo tipo di partite, che vogliamo vivere queste nottate qui”, ha continuato.
Sul rinvio della partita: “Noi non abbiamo affidato al Prefetto o al fato il nostro campionato, ma al nostro gioco. Noi come squadra non abbiamo fatto niente e anzi abbiamo dovuto modificare il lavoro settimanale dopo il rinvio. È una decisione che va accettata, presa per dare sicurezza alle persone. Sono sicuro che riusciremo a fare la nostra partita, ma non so se basterà. La Salernitana fa risultato da otto partite”.
“Siamo all’ultima volata – ha continuato -. Abbiamo giocatori che per quanto hanno pedalato sarebbero forti anche nel ciclismo, ma poi è stato importante il gioco di squadra”.
In settimana Elmas ha detto che il Napoli non avrà problemi a battere la Salernitana. Spalletti ha commentato: “Elmas non so se gioca (ride ndr.), ci devo pensare bene. Spero che abbia mandato un bel messaggio”.
Sui commenti di Sarri e Allegri: “Non lo so, io non devo rispondere né a Sarri né ad Allegri. Noi il nostro campionato ce lo siamo costruiti in maniera corretta. Noi pensiamo ai tifosi, alla soddisfazione di vedere giocare un gruppo di calciatori serio, che ce la mette tutta, sono stati importanti per noi in questo percorso per arrivare a questo finale di campionato così emozionante”.
Sulla partita contro la Juve: “Io credo che la squadra sia venuta fuori dall’inizio, per me ma anche per i numeri. Anche nel primo tempo la ricerca è stata la stessa, andarli a prendere e sapendo degli ingressi di Di Maria e Chiesa ci siamo raccomandati per quelle ripartenze quando fai una partita all’attacco, come siamo stati accusati anche col Milan”.
Chiosa finale sulle possibili celebrazioni: “Servirà buon senso. In giro per la città ci saranno tante famiglie e bambini. Chi mette in pericolo la vita degli altri commette un grave errore”.