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Napoli, Spalletti: “La vigilia di Champions è un po’ come la vigilia di Natale. Simeone o Raspadori?”

Il Napoli è in un momento straordinario e cercherà sicuramente di ripetere il grande risultato ottenuto contro il Liverpool la scorsa settimana. Gli azzurri quindi domani si giocheranno tutte le loro carte per cercare di ottenere il passaggio del turno in un girone molto complicato. Luciano Spalletti domani dovrà tener conto però di un’assenza pesante, ovvero quella di Victor Osimhen. La punta si è infatti infortunata nello scorso turno di Champions League. Al suo posto potrebbe avere una possibilità Raspadori, autore del gol decisivo contro lo Spezia, o Simeone, autore del suo primo gol in Champions contro i Reds. Nel frattempo l’allenatore azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Rangers-Napoli.

Napoli, le parole di Spalletti in conferenza stampa

COME ARRIVATE AL MATCH – “In generale le partite passano e poi non lo fanno più, quindi la Champions capita che poi uno la potrà non rigiocare mai e dunque l’emozione è giustificata, sei davanti a molte persone, le guardano tutti questo tipo di partite ed è giusto essere emozionati, questo spiega anche il risultato contro il Liverpool. La vigilia di Champions è un po’ come la vigilia di Natale.”

LA SCELTA DELLA PUNTA – “Qualsiasi squadra adesso viene a prenderti al limite dell’area. Avere una punta fisica ti da delle soluzioni, contro lo Spezia con Raspadori l’ho messa più sul piano del palleggio. Simeone al contrario è più bravo ad attaccare gli spazi, quindi vediamo chi metto domani.”

RANGERS – “I Rangers in casa sono una squadra diversa, molto ben preparata. Noi ciò nonostante sentiremo la spinta dei nostri tifosi anche a distanza.”

I GIOCATORI – “Proveremo a muovere la palla, vogliamo giocare il nostro calcio. Lobotka in questo è fondamentale. Kvara anche è imprescindibile, deve saper fare quello che ha sempre fatto, è molto forte nell’uno contro uno e nella finalizzazione. Domani dovrà essere bravo anche a sacrificarsi di più, a tornare più spesso dietro per non lascia da solo il terzino, in questo c’è da migliorare.”

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Redazione