Il Napoli di Aurelio De Laurentiis sta cercando un allenatore per sostituire Luciano Spalletti, che ha lasciato gli azzurri dopo lo storico scudetto vinto. I candidati, come detto dallo stesso presidente, sono tanti e a questi si è aggiunto Paulo Sousa. Il portoghese ha fatto un gran campionato con la Salernitana da quando è arrivato e alla fine è arrivata una salvezza piuttosto tranquilla. I neo campioni d’Italia, quindi, hanno messo gli occhi su di lui e in caso dovessero affondare per l’ex allenatore della Fiorentina, dovrebbero pagare una clausola alla squadra di Iervolino. Le caratteristiche rispetto a Spalletti, comunque, sono piuttosto diverse: come cambierebbe il Napoli con Paulo Sousa?
Il gioco del Napoli, ovviamente, cambierebbe sensibilmente rispetto a quanto faceva con Spalletti. L’allenatore ex Roma giocava con il 4-2-3-1 o con un 4-3-3 e prediligeva il gioco palla a terra. Anche Sousa, comunque, cerca di giocare il pallone e partire da dietro ma con la Salernitana, nell’ultima stagione, ha usato spesso il 3-4-2-1 che – insieme al 3-5-2 – era anche il modulo utilizzato da Nicola.
L’allenatore portoghese, però, ha dato un’impronta alla squadra e, soprattutto in casa, ha dato del filo da torcere a tante squadre. Con Nicola faticava a giocare la squadra di Iervolino e dopo la miracolosa salvezza serviva, probabilmente, un cambio di marcia che è arrivato con Sousa.
Gli azzurri potrebbero rimanere con il 4-3-3 dato che quest’anno ha dato tante soddisfazioni al Napoli. Sousa, però, predilige il 3-4-2-1. Infatti, anche con la Fiorentina giocava con questo modulo e la particolarità è che i due dietro la punta sono molto mobili e permettono di avere imprevedibilità.
Candreva e Dia, infatti, che spesso giocavano dietro a Piatek, hanno fatto diversi gol e assist importanti. Lo stesso, al momento, potrebbero farli Kvaratskhelia e Politano che, verosimilmente, giocherebbero in quella posizione alle spalle dell’unica punta.