Dopo aver giocato per la prima volta davanti ai propri tifosi nella amichevole contro la Juve Stabia, Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori si sono presentati in conferenza stampa in diretta su Radio Kiss Kiss. Di seguito le dichiarazioni in conferenza dell’ex Hellas Verona e dell’ex Sassuolo.
Il primo a parlare in conferenza è stato il Cholito. Il nuovo numero 18 azzurro ha parlato del legame con la città con l’Argentina: “Per me è un onore e una bella responsabilità per il fatto che ci sono stati tanti argentini che hanno fatto bene. Ho sempre voluto una piazza come questa. Una cosa unica”. Sul sorteggio di Champions, invece: “Prendere mio padre (Atletico)? Non è importante ora, saranno comunque tutte squadre forti. Abbiamo una partita domenica dove servono tre punti”.
Simeone è anche ricordato per quel Fiorentina-Napoli del 2018, in cui ha spento le speranze scudetto della squadra di Sarri: “Ho sempre dato tutto e continuerò a farlo, mi sono sempre alzato dai momenti difficili, qui in Italia sono cresciuto e ogni giorno cercherò di migliorarmi. Avevo in mente di venire, avevo altre proposte importanti ma non ero interessato, volevo solo venire qua”.
L’argentino ha parlato poi parlato della possibilità di giocare in coppia con Osimhen: “Si tratta di una domanda per il mister… Con Victor o da solo, sono convinto di fare bene. Io mi metterò a disposizione e l’allenatore deciderà. Servirà iniziare a capire il modulo ed entrare nelle dinamiche. Napoli con una parola? Qualità”. Sull’obiettivo Mondiale: “Se faccio bene qua in futuro sarò premiato”.
Dopo il Cholito, è arrivato Raspadori: “Da parte mia grande volontà di iniziare questo percorso. Mi sembrava il momento giusto per dare seguito alla mia ambizione. Penso che Napoli sia stata la scelta migliore, mi hanno voluto tanto e questo mi ha spinto ancora di più a fare questa scelta”.
Il classe 2000 ha parlato anche del suo ruolo: “Nelle zone centrali mi sento più a mio agio. Mi sento un giocatore abbastanza duttile e lo vedo come un vantaggio a questi livelli. Giocare partite europee per noi giovani ci aiuta a crescere anche in vista della nazionale. Champions? Da brividi, è una cosa che devo ancora realizzare. E’ il sogno di qualsiasi bambino”. L’ex Sassuolo ha anche svelato di essersi sentito anche con i compagni di nazionale, Meret e Di Lorenzo: “Mi hanno dimostrato subito grande affetto, è stato un motivo in più per intraprendere questo percorso”.
Poi, un commento sulla concorrenza in attacco e la trattativa tra i due club: “Sono contento perché so che la competizione è tanta e il livello della squadra è molto alto, ma questo fa parte del gioco e io sono molto ambizioso. La trattativa con il Sassuolo? I neroverdi hanno permesso che la mia ambizione diventasse realtà, è stata una trattativa lunga ma con equilibro siamo arrivati alla soluzione migliore per tutte e tre le parti”.
Infine, le sue parole sul paragone con Mertens: “Io come Dries? Il giocatore che negli ultimi anni mi ha più colpito, come si creava le situazione da gol e per i compagni. Il paragone è un orgoglio, riuscire ad essere al suo livello è quello che voglio”.