Napoli, Raspadori: “Porto il gol alla Juve nel cuore. Per Garcia giocherei in difesa”
Il centravanti del Napoli Giacomo Raspadori ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Mattino nella quale ha parlato dell’importante gol alla Juventus realizzato allo scadere della partita, del rapporto col nuovo allenatore Rudi Garcia, di ciò che attende la squadra chiamata a difendere lo scudetto conquistato la scorsa stagione. Una chiacchierata a tutto tondo nella quale sono emersi particolari sulla vita privata, sulla Nazionale e sul futuro dell’attaccante ex Sassuolo.
Napoli, l’intervista di Raspadori
Giacomo Raspadori, classe 2000, alla prima stagione con il Napoli, ha conquistato il tricolore atteso in città da oltre 33 anni. Una gioia indescrivibile come il gol realizzato alla Juventus: “Porto questa rete nel cuore, è stata una magia ma lo scudetto ne ha tanti di questi momenti. Il ritorno a casa dopo quel gol contro la Juventus è qualcosa che mi resterà sempre dentro anche perché rientravo da un lungo infortunio”. Tra Napoli e Raspadori c’è un rapporto speciale, soprattutto tra il calciatore, la città e i suoi tifosi: “Vincere un campionato qui mi riempie di orgoglio perché è una città che trasmette grande passione“.
Sul rapporto con il nuovo mister Rudi Garcia, Raspadori ha rivelato come non intraveda grandi differenze con Luciano Spalletti: “Vedo tante cose simili. Entrambi sono dei leader, capaci di fare un gioco propositivo per arrivare al risultato finale attraverso il gioco. A noi giocatori piace questa mentalità. Quest’anno dovremo avere la forza di superare i nostri limiti. Non ci sarà il pericolo di fermarci dopo aver vinto la scorsa stagione. Siamo dei professionisti e abbiamo voglia di vincere ancora“.
Raspadori, la Nazionale e il futuro
Dopo la delusione della mancata qualificazione ai Mondiali disputati in Qatar, Raspadori è pronto a ripartire così come i suoi compagni in Nazionale. Nonostante la giovane età è diventato uno dei leader della squadra di Mancini: “Sono certamente deluso per non aver partecipato ai Mondiali, ma dobbiamo portare avanti il percorso iniziato con la vittoria dell’Europeo. Vincere, però, non significa solo alzare trofei ma inserire tanti giovani per creare futuro e lo stiamo facendo con i vari Scamacca, Scalvini, Gnonto“. Sul futuro e il mercato, Raspadori non ha mostrato dubbi: “Non sono attratto dai soldi dell’Arabia Saudita. Sicuramente l’aspetto economico è quello predominante nella scelta di tanti miei colleghi, ma io vorrei continuare a vivere il calcio in maniera passionale e coinvolgente”.