Il Napoli di Spalletti è tornato a vincere dopo la brutta sconfitta al Maradona contro il Milan. L’allenatore azzurro aveva definito la partita con il Lecce “importantissima” e alla fine i tre punti sono arrivati. Non è stata sicuramente una partita semplice per il Napoli dato che i giallorossi hanno fermato tante big al Via Del Mare. L’autogol di Gallo, però, è stato decisivo e i partenopei sono rimasti a +16 sulla Lazio seconda. Nel match contro il club pugliese, poi, è arrivata un’altra brutta notizia per l’attacco. Simeone, infatti, pochi minuti dopo essere entrato in campo si è fatto male su un cambio di direzione. Infortunio offensivo per il Napoli che si aggiunge a quello di Osimhen e che ,in vista della partita di Champions League contro il Milan, creerà non pochi dubbi a Luciano Spalletti.
Mercoledì 12 aprile ci sarà l’andata dei quarti di finale di Champions League tra Milan e Napoli a San Siro. Per la prima volta in stagione, però, Spalletti si troverà a gestire una situazione molto complicata in attacco. Osimhen, infatti, è ancora alle prese con la distrazione muscolare e la sua presenza è da valutare. Anche se riuscisse a partire con la squadra, comunque, non sarebbe mai al meglio.
Per quanto riguarda Simeone, invece, le speranze sono davvero poche. È uscito contro il Lecce con la faccia dolorante dopo aver riprovato ad entrare in campo. L’attaccante argentino, perciò, quasi sicuramente, non partirà per Milano. Raspadori è l’unico che in questo momento è pienamente arruolabile.
Nel match di venerdì 6 marzo al Via del Mare, però, si è visto come non fosse al massimo delle sue condizioni. Lo spezzone finale contro il Milan in campionato e i 65 minuti contro il Lecce, infatti, sono i primi dopo l’ultimo infortunio. Nel caso questa situazione persistesse, quindi, l’unica alternativa all’ex Sassuolo sarebbe Kvarastkhelia come falso nueve. Il numero 77 nella 29ª giornata, dopo l’infortunio di Simeone, ha ricoperto quella posizione. Nonostante la rosa molto lunga del Napoli per la Champions League, perciò, si può dire che ci sarà un’emergenza in attacco.