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Napoli, Kvaratskhelia: “Tutto ciò che impareranno su di me sarà superato”

Kvaratskhelia in una lunga intervista a “DAZN” ha parlato del Napoli, del suo rapporto con Spalletti e di tanti altri argomenti. Il georgiano è stato la vera e propria sorpresa del campionato prima della sosta. È arrivato in estate per sostituire Insigne, sommerso da tanti dubbi per la sua età e la sua poca esperienza. Da subito, però, ha cominciato incantare. In Serie A in 12 match ha realizzato 6 gol e fornito 5 assist. Numeri incredibili che gli hanno fatto guadagnare una fantamedia da 8,79. Anche in Champions League non ha deluso: delle 6 partite del girone ne ha giocate 5 in cui ha collezionato 2 reti e 3 assist.

Ha stupito la sua dote di dribbling e ha detto di aver già trovato una soluzione in caso gli avversari lo studino: “Lavoro molto su me stesso e voglio diventare ancora più imprevedibile. Cerco spesso di imparare e provare nuove giocate e soluzioni. Le cose che potranno imparare su di me sarà già vecchio e superato, non potrà mai essere utile agli altri“. Di seguito l’intervista completa a “DAZN” del giocatore del Napoli Khvicha Kvaratskhelia.

Napoli, l’intervista di Kvaratskhelia

Il primo argomento toccato con il georgiano è stato quello del soprannome “Kvaradona” e che cosa comporta per lui un paragone così grande: “Tutti i soprannomi sono molto belli e simpatici. Quando, però, associano il tuo nome a una piccola parte di quello di Maradona crea un’emozione diversa dalle altre. Questa cosa mi rende orgoglioso. Ad oggi ‘Kvaradona’ è sicuramente il mio preferito“.

Ha parlato, poi, del rapporto con Luciano Spalletti e dei rimproveri, riguardo il fatto che tiene troppo il pallone, dell’allenatore toscano: “Il rapporto è molto bello. Lui con tutti noi ha un bellissimo rapporto. Sui rimproveri se l’allenatore ti dice una cosa, ci devi lavorare su. Il suo ruolo è questo e ogni calciatore deve imparare dagli insegnamenti che da“.

Nonostante il suo talento l’allenatore azzurro ha raccontato che al georgiano ogni tanto tremano le gambe prima del match. Si è parlato molto della sua timidezza riguardo la quale il numero 77 ha spiegato: “Non penso di essere timido. Di certo non mi piace troppo essere al centro dell’attenzione.”

Altro argomento toccato, naturalmente, è stato quello dello scudetto, oltre alla sua conoscenza dell’italiano e del napoletano: “Crediamo certamente nello scudetto. Ogni volta che affrontiamo una partita lo facciamo per vincere. Il tempo ci dirà quello che succederà. Piano piano sto imparando italiano e napoletano. La mia parola preferita in italiano è Forza Napoli, mentre in napoletano jamm-ja“.

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Redazione