Napoli, Osimhen: “Immobile? Una leggenda, spero di arrivare al suo livello”
Il Napoli dovrà fare a meno di lui ancora per diverso tempo dopo l’infortunio riportato con la nazionale ma nel mentre Victor Osimhen è stato ospite di una trasmissione in diretta Twitch del canale Tvplay_it in cui ha rilasciato un’intervista: il nigeriano ha parlato di vari temi, dal campionato arabo fino a Leao, Immobile e Lautaro.
L’intervista di Osimhen su Twitch
SU RONALDO E MESSI: “Sono fan di entrambi. Mi hanno fatto questa domanda tante volte, è complicato. Quello che hanno fatto loro è incredibile. Ho chiesto la foto a entrambi quando ci ho giocato contro”.
SU CHUKWUEZE: “Anche io ho avuto un inizio complicato. Questo è normale quando vieni da un campionato diverso. Ma è uno dei giocatori di maggior qualità e deve credere in se stesso”.
SULLA MASCHERA: “Maschera? Non voglio dire che la terrò per sempre, ma ormai è un simbolo per me”.
SULLA SERIE A: “Molte cose di quello che viene preparato in settimana poi la domenica viene applicato esattamente in campo e questo mi ha stupito. Il campionato italiano è uno dei più difficili in cui giocare”.
SU IMMOBILE: “Non credo di essere migliore di lui. Ciro è già una leggenda, io ho appena cominciato e lo rispetto tanto. Ha un istino letale e gliel’ho detto anche dal vivo. Penso che sia un grande attaccante”.
SUI MODELLI SEGUITI: “Mi ha ispirato Drogba. Persone a me vicine hanno detto che il mio gioco ricordava il suo e ho cominciato a seguirlo da bambino”.
SULLA PRESSIONE: “Per me non è un grande problema, il primo a mettere grande pressione su me stesso sono io. Non permetto alle pressioni di buttarmi giù. Al mio gioco chiedo sempre di più”.
SU LEAO E LAUTARO: “Leao è incredibile, è un grandissimo talento. Per il campionato è bellissimo avere giocatori di questo livello, danno una spinta alla competizione. Mi piace anche il suo stile, come si veste. Lautaro è un leader per l’Inter, lo vedo come un giocatore che ha sulle spalle la sua squadra”.
SU SPALLETTI: “Lui è un genio, chiede tantissimo. L’Italia ha tanti giocatori di talento e saprà come condurli alla vittoria”.
SUI DIFENSORI: “Romero è il più tosto che ho affrontato. La prima volta che ci ho giocato contro mi sono allungato la palla in profondità più volte e lui era sempre dietro di me. Anche con Smalling ho avuto tanti duelli”.