Napoli, infortunio per Osimhen: le sue condizioni
Dopo l’incredibile prestazione condita con gol, nel finale di partita contro il Sassuolo Osimhen ha lasciato il terreno di gioco. Al posto del numero nove è entrato Giovanni Simeone. Lo stesso argentino ha siglato la rete del 3-0. Rete annullata dal direttore di gara, dopo l’intervento del VAR, per fuorigioco. Una volta seduto in panchina l’attaccante nigeriano ha fatto una smorfia di dolore: le ultime novità sulle condizioni di Osimhen in vista delle prossime partite del Napoli.
Napoli, l’infortunio di Osimhen: le ultime novità
Fastidio alla coscia destra per l’attaccante del Napoli, che è sembrato leggermente dolorante. L’impressione, però, è che non sia niente di grave, tanto che Osimhen avrebbe voluto terminare la partita. Una gara di alto livello per il numero nove del club partenopeo. Grazie al gol Kvaratskhelia e alla rete del raddoppio della punta nigeriana gli azzurri allungano in campionato e staccano l’Inter a diciotto lunghezze di distanza.
Un eventuale infortunio, quello di Osimhen, che potrebbe mettere in allarme il Napoli di Luciano Spalletti. Infatti, l’allenatore toscano deve fare i conti con l’indisponibilità di Giacomo Raspadori, alle prese con un problema fisico. In questo senso invece non dovrebbero esserci problemi per la gara di martedì sera di UEFA Champions League contro il Francoforte. Un incontro di grande prestigio e una partita in cui Osimhen dovrebbe partire da titolare.
Al termine della partita l’attaccante nigeriano rientrando negli spogliatoi ha detto: “Nessun problema, Va bene, bene, bene”.
Spalletti, le condizioni di Osimhen
Nel postpartita della gara contro il Sassuolo Luciano Spalletti ha parlato delle condizioni di Osimhen: “I medici stanno facendo dei controlli, ma per quello che abbiamo potuto approfondire sul posto, non sembra niente di particolare. Lui non riesce a risparmiarsi, quando ha voglia di saltare addosso allunga e fa strappi che non si sa dove finiscono. Anche quando non ce la fa più vuole fare i due metri in più, poi non si ferma più finché non ha ripreso la palla”.