Mercoledì 6 marzo Giovanni Di Lorenzo ha rilasciato un’intervista al canale YouTube ufficiale del Napoli. Il capitano degli azzurri ha parlato ai microfoni del nuovo podcast Drive&Talk. Il difensore, oltre ad aver raccontato qualche simpatico aneddoto personale, ha parlato anche della stagione della sua squadra e delle critiche ricevute.
Di Lorenzo, alla sua quinta stagione con la maglia del Napoli, ha innanzitutto parlato di quando è diventato capitano: “Essere capitano è una cosa importante nel calcio. Ancor di più se lo fai qui. Questa fascia l’ha portata il più grande di tutti, Maradona, quindi è una responsabilità più grande. Essere il capitano è fantastico. Non me lo sarei mai aspettato quando sono arrivato cinque anni fa, quindi è un risultato meraviglioso. È passato un anno in cui molti giocatori sono andati via. Mister Spalletti ha deciso di darla a me”.
Poi ha proseguito: “Ho cercato di rappresentare i miei compagni di squadra nello spogliatoio meglio che potevo ed è quello che sto cercando di fare ancora adesso. La cosa più bella è stata avere l’approvazione dei ragazzi, alcuni dei quali erano stati al Napoli da più tempo di me. Questa è stata la cosa più bella perché significava che mi avevano valutato non solo come giocatore, ma anche come persona. Questo per me è sopra ogni cosa. È bello essere il capitano del Napoli”.
Ha poi proseguito parlando delle critiche ricevute: “Le critiche sono sempre lì fuori. Alcuni anni fa ho trovato più difficile affrontarle perché ci ho fatto più caso. Ora ci sono passato sopra, ci sono persone che fanno solo quello, se sei lì a leggere tutto quello che ti scrivono, ti toglie la vita. La critica è sempre lì, come ho detto, ma devi essere bravo ad andare avanti perché c’è così tanta pressione in questo sport e ci sono match belli e match brutti. Devi essere pronto a tutto. Ora presto meno attenzione a tutto ciò. Leggo il meno possibile e posso stare tranquillo”.
In conclusione, ha anche espresso qualche parola sul Fantacalcio, svelando un retroscena sul suo acquisto: “Sì, anche noi giocatori lo facciamo. L’ho fatto un paio di anni fa con un amico. Ha fatto tutto lui. Mi piaceva solo fare l’asta, lasciavo a lui fare l’allenatore. Se mi sono comprato all’asta? L’ho fatto con i miei amici. Mi hanno fatto pagare parecchio ma almeno mi prendo e mi posso schierare”.