Se il Napoli di Spalletti sta volando è anche perché tutti stanno rendendo al meglio e al massimo. Gli azzurri sono in piena forma e in Champions League le statistiche sono da far invidia a tutte le altre squadre. 26 gol fatti e 9 subiti in campionato con 16 giocatori mandati a segno, nessuno meglio degli azzurri in Europa. In Champions League, invece, 5 vittorie su 5: 20 gol fatti e 4 subiti. Ad oggi, quindi, tutto sta girando alla grande per il Napoli di Spalletti che dovrà mantenere questo ritmo fino alla sosta per il Mondiale e, ancora di più, anche per il rientro a gennaio quando, verosimilmente, sarà un altro campionato. Osimhen, date la grandi prestazioni di Raspadori e Simeone, non è più il titolare inamovibile dell’attacco del Napoli.
Per gli allenatori, l’abbondanza è un’arma a doppio taglio. Ti dà certamente la possibilità di variare e ruotare gli assetti e gli interpreti della squadra ma potrebbe anche essere una cosa negativa. Infatti, fare le scelte corrette non è mai semplice, soprattutto se tutti i giocatori sono in forma e potrebbero giocare dall’inizio, com’è il caso del Napoli.
I partenopei hanno una grande capacità di andare al gol, grazie alla bravura dei loro attaccanti di trasformare in rete gran parte delle occasioni create. Il merito è anche di Luciano Spalletti che ha dato alla sua formazione un gioco spettacolare e ricco di intensità.
Fino a questo momento, l’allenatore del Napoli, ha gestito il suo attacco alternando i calciatori in base alle caratteristiche degli avversari, “approfittando” anche dell’infortunio di Osimhen, Spalletti è riuscito a gestire bene l’alternanza a due fra Raspadori e Simeone. Il primo gioca principalmente quando c’è più bisogno di fantasia, mentre il secondo quando si necessita di un attaccante d’area di rigore.
Con il rientro di Osimhen la situazione diventa più complicata, l’attaccante nigeriano sulla carta è il titolare fisso dell’attacco, e dietro di lui scalpitano Raspadori e Simeone. Quest’ultimi però non sono così facili da lasciare in panchina date le grandi prestazioni fornite fino ad ora. Ieri, mercoledì 26 ottobre, ad esempio, contro i Rangers, hanno giocato sia l’ex Sassuolo che l’ex bomber del Verona, con l’argentino che è andato anche in gol. Per la prossima partita di campionato, quindi, è già in pole Osimhen. Tutto lascia pensare che l’attacco azzurro, però, non avrà un reale padrone in questa stagione, ma che tutti, di partita in partita, si alterneranno.