Elmas ha raccontato in un’intervista a “Radio Kiss Kiss” il momento che sta vivendo con il Napoli e che cosa si aspetta dal futuro. Il macedone è una pedina fondamentale per Spalletti. Il centrocampista azzurro, infatti, non è sempre titolare ma molto spesso è il primo cambio.
Le sue più grandi qualità sono la tecnica e la duttilità. Può essere il sostituto di Politano per la fascia destra, di Kvaratskhelia per la fascia sinistra e di Zielinski per il centrocampo. Di seguito l’intervista del centrocampista del Napoli Elmas.
Elmas ha cominciato la sua intervista parlando della stagione e ponendosi un obiettivo per quanto riguarda le reti: “È una bellissima stagione. Facciamo tutti bene come squadre. Sono contento per i gol ma ci sono ancora tante partite e posso arrivare anche alla doppia cifra“.
Il macedone ha raccontato la reazione di Osimhen e compagni alla canzone che Alex Garini ha dedicato al nigeriano: “La cantiamo quando segna. A lui piace, ma anche a noi tutti e ai napoletani”
Ha commentato, poi, la vittoria del Napoli contro l’Empoli 2-0, arrivata nonostante l’ultima frazione di gara in 10 per l’espulsione di Mario Rui: “Ricordavamo ancora la rimonta da 2-0 a 2-3 dell’anno scorso. Conoscevamo le difficoltà, ma eravamo pronti a tutti. E’ stata una buona prova anche in 10 visto che abbiamo continuato a giocare il nostro calcio. Abbiamo fatto tutto per i tre punti“
Elmas ha concluso l’intervista parlando del distacco di 18 punti che c’è con le inseguitrici in Serie A e di quanto sia importante Spalletti: “Ci sono tante partite da giocare e dobbiamo pensare match dopo match. Dobbiamo giocare il nostro calcio. Abbiamo fatto già una cosa bellissima, ma dobbiamo tenerla fino alla fine. Spalletti è sempre stato un fondamentale fin dai primi giorni. Lo seguivo già da quando era alla Roma. È un grande allenatore e sta facendo belle cose. Senza di lui non avremmo fatto queste cose e lui è la persona più importante. Spero di continuare con lui per fare ancora meglio. Ci aspettano partite ancora difficili e sappiamo che dobbiamo fare bene. Siamo forti perché giochiamo come squadra.