Napoli, Conte: “Dovevamo partire con Raspadori, ho dovuto forzare Anguissa “

Antonio Conte, allenatore del Napoli (imago)
Dopo il triplice fischio di Napoli-Milan, Antonio Conte ha analizzato la partita nella consueta intervista
Si è appena concluso il match tra Napoli e Milan, sfida valida per la 30ª giornata di Serie A, disputata allo Stadio Diego Armando Maradona.
La sfida si è conclusa con la vittoria del Napoli per 2-1, grazie alle reti di Politano e Lukaku. A poco è valsa la rete di Jovic nel finale.
Con questo risultato il Napoli di Antonio Conte resta a 3 punti dall’Inter, che qualche ora prima ha vinto il difficile match con l’Udinese.
Andiamo ora a vedere le dichiarazioni di Antonio Conte che ha parlato ai microfoni dei giornalisti in zona mista dopo il triplice fischio di Napoli-Milan.
Napoli-Milan, l’intervista di Conte
Conte ha iniziato dicendo: “Nel primo tempo abbiamo praticamente dominato, il Milan è una squadra forte. Ho dovuto forzare Anguissa che non stava benissimo per il problema di McTominay. Anche Neres rientrava dopo molto tempo. Questo risultato ci lascia in scia dell’Inter e ci distanzia ulteriormente dalla quinta in classifica“.
Ha poi continuato: “Davanti a noi c’è una corazzata, dopo 8 mesi di lavoro non possiamo non crederci. Ricordiamoci che noi non siamo partiti con questo obbiettivo, ma per dove siamo ora dobbiamo crederci e provarci fino alla fine“.

Le parole dell’allenatore azzurro
Ha poi proseguito: “Oggi non era facile giocare dopo l’Inter e contro una grande squadra contro il Milan, c’erano tutte le prerogative per far crescere il divario dall’Inter. Abbiamo dato una risposta importante, abbiamo bisogno di recuperare tutti. Dovevamo partire con Raspadori dall’inizio, il problema di Scott mi ha costretto a cambiare un po’ la formazione e l’assetto“.
L’allenatore del Napoli ha concluso: “Il mio inserimento a Napoli è stato fin sopra le aspettative, sono stato accolto da subito nel migliore dei modi. Penso che io e i ragazzi abbiamo restituito in parte l’entusiasmo che i tifosi ci stanno dando dal primo giorno. Ora dobbiamo essere feroci e concentrarci sul presente, al futuro ci penseremo poi“.