Napoli, Conte: “Addio Kvaratskhelia? Il gruppo ha metabolizzato”
Le parole dell’allenatore del Napoli, Antonio Conte, nella conferenza stampa in vista della partita contro l’Atalanta
Ritorna la Serie A con la 21ª giornata di campionato, che promette spettacolo grazie a due big match in programma sabato 18 gennaio. Alle 18 Juventus-Milan e Atalanta-Napoli alle 20:45.
L’Atalanta arriva al big match contro il Napoli dopo tre pareggi consecutivi. Nel recupero della 19ª giornata ha impattato contro la Juventus, mentre nelle ultime due uscite ha raccolto un deludente 0-0 con l’Udinese e un pareggio sofferto con la Lazio, dimostrando qualche difficoltà nel ritrovare la via del gol.
Dall’altra parte il Napoli si presenta al match con l’Atalanta forte di cinque vittorie consecutive. La sfida rappresenterà un’occasione cruciale: per gli azzurri, sarà un’opportunità di distaccare ulteriormente le inseguitrici, mentre per i gli uomini di Gasperini potrebbe essere il momento decisivo per riagganciarsi alla corsa per il primato
Di seguito le parole di Antonio Conte, allenatore del Napoli, nella conferenza stampa in vista di Atalanta-Napoli.
Atalanta-Napoli, la conferenza stampa di Antonio Conte
Antonio Conte ha iniziato la conferenza stampa affermando: “Rispetto alla squadra dello scudetto abbiamo quattro giocatori in meno, è un dato oggettivo. Ognuno di noi può dire la propria, se siamo più forti o meno, ma penso che questo sia un altro Napoli. Dobbiamo continuare a lavorare perché il lavoro ci ha portato a stare dove stiamo.
Sul mercato: “Ribadisco un concetto: sono venuto al Napoli per aiutare il club in un momento di difficoltà. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada intorno a noi”.
Le parole dell’allenatore del Napoli
L’allenatore ha poi continuato così: “Oggi l’Atalanta è una realtà, lo era già da tempo. Ma vincendo poi acquisti una consapevolezza diversa. Ormai se la possono giocare con tutti, anche con il Real Madrid. Noi dobbiamo concentrarci su noi stessi”.
“Dovremo essere bravi con i nuovi. Sono contento che siano arrivati perché sono bravi ragazzi e dovrò farli adattare il prima possibile. Così saremo in grado di sopperire all’addio di Kvaratskhelia. Non ci lamentiamo e non lo faremo nemmeno ora. Il gruppo ha metabolizzato l’uscita, poi la realtà quotidiana ti impone di farlo subito per cercare di sopperire a qualsiasi situazione che potrebbe sembrare penalizzante”.