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Napoli, Conte annuncia subito un ballottaggio. E sul ruolo di Kvaratskhelia….

Napoli, la presentazione di Antonio Conte

Napoli, la presentazione di Antonio Conte (IMAGE)

La presentazione di Antonio Conte da nuovo allenatore del Napoli: le prime parole dell’ex Ct della Nazionale in conferenza.

La sua nuova avventura sulla panchina del Napoli è ufficialmente iniziata già da qualche settimana, ma per la prima volta quest’oggi Antonio Conte si è presentato in conferenza stampa da nuovo allenatore del club azzurro.

Aurelio De Luarentiis ha deciso di puntare su di lui dopo un anno complicatissimo, che ha visto quattro allenatori diversi succedersi sulla panchina del Napoli.

Squadra che ha chiuso il campionato con un amaro decimo posto, che non gli consentirà di disputare nessuna coppa europea nella prossima stagione.

Ora però è tempo di guardare solo al futuro: il riscatto del nuovo Napoli è affidato ad Antonio Conte.

Idee chiare e tanta voglia: Conte si presenta da nuovo allenatore del Napoli

Antonio Conte ha subito dimostrato di avere le idee chiare. Queste le sue prime parole in conferenza stampa: “Il Napoli viene da un’annata in cui niente è andato per il verso giusto. Voglio che i miei abbiano una faccia incazzata. Cerchiamo di fare cose migliori. Ho scelto Napoli per il progetto, questo è chiaro. Ho un contratto di tre anni e il presidente è stato molto chiaro su quel che potremo fare. In base alle situazioni faremo il meglio possibile. Per 14 anni questa squadra è riuscita ad andare in Europa, questo è importante. Due anni fa ha vinto lo scudetto. Il Napoli si è iscritto tra le grandi, ma l’anno scorso molte cose sono andate male: ci sarà da ricostruire e ci vorrà tempo. Il progetto mi ha dato entusiasmo, ho sentito qualcosa in pancia quando mi è stato offerto il Napoli: ora sono qui e non vedo l’ora di cominciare”.

Il nuovo allenatore azzurro ha poi proseguito: “Il presidente mi ha parlato di ricostruzione e bisognerà fondare nuove basi per cercare di essere competitivi. Chi ha tempo non aspetti tempo, quindi fosse per me già domani sarei a fare battaglia sotto tutti i punti di vista, ma bisogna essere realisti. Teniamo conto che due anni fa il Napoli ha vinto lo scudetto, sì, ma l’anno scorso la squadra ha completato il campionato a 40 punti di distacco dall’Inter. Questi sono dati importanti, ma non pensiate che basti cambiare allenatore per ribaltare la situazione. C’è un progetto, ripeto, possiamo e vogliamo porre basi solide nonostante abbiamo un preciso tetto ingaggi. Quando ho detto “amma faticà” ho spiegato la mia filosofia“.

Napoli, la presentazione di Antonio Conte
Napoli, la presentazione di Antonio Conte (Agency)

Subito un dualismo: le parole di Conte anche su Kvara

Il nuovo allenatore del Napoli Conte ha aggiunto nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Ho parlato con tutti i miei ragazzi, ho spiegato qual è il nostro orientamento. I giocatori che fanno parte del nostro progetto continueranno a lavorare qui. C’è chiarezza di idee, sappiamo quello che vogliamo fare e lo faremo. Voglio che sappiate questo. Conte non ha poi sciolto il dubbio portiere: “Meret o Caprile? Meret è il nostro portiere, gode della nostra fiducia, ho già parlato con lui e sa quali sono le mie richieste per lui. Da parte mia gode della massima stima, ma al tempo stesso sta arrivando Caprile, che seguivo perché ha fatto un percorso importante: adesso lo avremo con noi e abbiamo presente e futuro della porta del Napoli assicurato. Kvara? È un giocatore con caratteristiche importanti, ce ne sono sempre di meno con le sue caratteristiche. È forte nell’uno contro uno, se sta sulla fascia comanda, ma quando viene dentro il campo diventa un fantasista, ha una produzione non solo di gol ma anche di assist importante”.

Buongiorno obiettivo primario in difesa? L’anno scorso il Napoli ha preso 48 gol, registrando una delle peggiori difese del campionato, di cui 27 in casa. Quello che sicuramente bisogna fare è ritrovare un equilibrio, perché non ho mai visto squadre qualificarsi in Champions prendendo tutti questi gol. Il troppo offensivo e il troppo difensivo non porteranno da nessuna parte, baseremo tutto cercando di ritrovare equilibrio. Facendo delle analisi, sicuramente apporteremo i giusti correttivi, cercando di portare qui a Napoli il nome migliore rispettando i nostri parametri. In difesa vedremo di fare qualcosa, sia dal punto di vista tattico che di cambio generazionale, però dobbiamo capire realmente cosa fare“.