Napoli–Atalanta è andata in archivio, e l’allenatore azzurro Francesco Calzona ha preso parte alla classica intervista post partita parlando della prestazione dei suoi. Il match, valido per la 30ª giornata, si è concluso sul risultato di X-X in favore degli ospiti/dei padroni di casa, con le reti messe a segno da X, Y e Z. Ora il Napoli si prende una una settimana di lavoro per preparare al meglio la prossima sfida contro il Monza, in programma domenica 7 aprile.
L’allenatore del Napoli ha iniziato: “Ci sono i meriti di una squadra forte, ma ci sono i demeriti nostri. A volte ci squagliamo durante la partita, siamo fragili, soprattutto quando non siamo in possesso di palla. Nel secondo tempo abbiamo creato abbastanza, è la prima partita in cui non facciamo gol da quando ci sono io. Dobbiamo trovare della solidità difensiva. La Champions? È distante, le possibilità si sono assottigliate, dobbiamo continuare a migliorare, perché così si fa fatica a vincere”.
Poi, Calzona ha continuato: “Non è un problema di linea difensiva, è un problema di squadra. Se la pressione è singola e non di squadra diventa difficile. In questo momento non lo stiamo facendo, ci vuole continuità. La fase difensiva deve essere organizzata. Quest’anno a Napoli le vicissitudini sono state molte, sono andati via allenatori e giocatori, quelli nuovi non hanno trovato l’ambiente ideale. I calciatori da campionati esteri avrebbero avuto bisogno di una situazione più lineare, è chiaro che questo può essere uno dei problemi”.
Infine, l’allenatore azzurro ha terminato la sua intervista: “Raspadori? Si allena bene e mi dà garanzie, può sbagliare la partita e può non fare benissimo. Gli esterni sono questi, non credo che chi è entrato abbia fatto meglio. Mi da garanzie, preferirebbe giocare più centrale, ma è uno che si adatta molto bene. Lui si sente una prima punta, me lo ha detto. Si trova bene a giocare davanti, ma non è questo il problema. È chiaro che avendo Osimhen gioca lui, poi si può anche cambiare modulo, ma ti porta ad un centrocampo a 2 che sacrifica Lobotka. Anguissa non è nelle migliori condizioni, per cui si cerca di dare più solidità alla squadra. Simeone? È entrato bene, ma quando cambiamo modulo creiamo solo in confusione, diventiamo più vulnerabili”.