Napoli, la crisi azzurra inizia con l’addio di Kvaratskhelia: coincidenza o realtà?
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Khvicha Kvaratskhelia, ex ala del Napoli (imago)
La cessione di Kvaratskhelia al PSG ha scatenato un effetto domino disastroso: il Napoli è davvero in crisi?
La crisi di vittorie del Napoli non è arrivata per caso. Il punto di svolta è coinciso con la cessione di Khvicha Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain, una decisione che ha stravolto la squadra di Antonio Conte. Il georgiano non era solo un talento, ma il simbolo di un progetto ambizioso. Senza di lui, il Napoli sembra aver perso equilibrio, trovandosi in difficoltà sia sul piano tattico che emotivo.
Il mercato invernale non ha saputo colmare il vuoto lasciato da Kvaratskhelia. Con 75 milioni di euro in cassa, la società ha puntato su acquisti low cost, ma nessuno dei nuovi arrivati – Okafor, Billing, Scuffet e Hasa – sta avendo l’impatto sperato. Senza un vero sostituto all’altezza, il Napoli sta perdendo un po’ di qualità e imprevedibilità in attacco, diventando, una squadra meno pericolosa rispetto al girone d’andata.
Oltre all’aspetto tecnico, la partenza di Kvaratskhelia potrebbe aver sortito un effetto anche sul morale della squadra. Difatti, il Napoli che nella prima parte di stagione sembrava solido e compatto, ora appare smarrito e a tratti sfiduciato, come dimostra l’autogol di Rrahmani a Como.
Il presidente Aurelio De Laurentiis ha scelto il silenzio per settimane, riapparendo solo dopo la pesante sconfitta contro il Como con un messaggio social. Intanto, il Napoli ha raccolto appena tre punti nelle ultime quattro partite. Ora il club è a un bivio: reagire subito o rischiare di vedere naufragare un progetto che, fino a poco tempo fa, sembrava vincente.
Un Napoli con e uno senza Kvaratskhelia: come cambiano i numeri dopo la cessione?
Quando Khvicha Kvaratskhelia è stato presente in campo per almeno un minuto, il Napoli ha mantenuto un rendimento da squadra di vertice in Serie A. In 17 partite, gli azzurri hanno conquistato 38 punti, con una media di 2.23 a gara, un ritmo da qualificazione Champions League nonché da alta classifica. La sua presenza è stata determinante in sfide chiave, come le vittorie contro la Roma (3 punti, 24 novembre 2024), il Milan (3 punti, 29 ottobre 2024) e il Torino (3 punti, 1° dicembre 2024), dove il Napoli ha mostrato solidità, qualità offensiva e capacità di imporsi contro avversari di livello.
Nei match in cui Khvicha Kvaratskhelia non è sceso in campo, il rendimento del Napoli ha subito un calo evidente, mettendo in luce le difficoltà della squadra nel trovare soluzioni alternative efficaci. Senza il talento e la creatività del georgiano, gli azzurri hanno perso fluidità nella manovra offensiva, faticando a costruire azioni pericolose. Questo si è tradotto in risultati deludenti, come dimostrano il pareggio contro l’Udinese e la Roma, oltre che la clamorosa sconfitta contro il Como. In termini numerici, da quando KK77 ha smesso di giocare in Serie A, la squadra di Conte ha ottenuto 15 punti in 8 incontri, registrando una media di 1.87 punti per partita.
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Le prestazioni da fuoriclasse con il Napoli e il PSG
L’addio di Kvaratskhelia pesa ancora di più se si guardano i suoi numeri in Serie A. Dal suo arrivo nel 2022/23, nessuno ha fatto meglio di lui nei dribbling riusciti (196) e nei tocchi in area avversaria (491). Inoltre, è secondo per occasioni create (145) e tiri totali (263), dimostrando quanto fosse fondamentale nel gioco offensivo del Napoli. La sua partenza ha lasciato un vuoto enorme che il club azzurro non è ancora riuscito a colmare.
Nonostante il trasferimento al Paris Saint-Germain, Khvicha Kvaratskhelia ha subito dimostrato di poter fare la differenza anche in un campionato diverso. In sole 5 partite di Ligue 1, ha già messo a segno 1 gol e 2 assist, partecipando al 19% delle reti della squadra. Con un’alta percentuale di presenze da titolare (83%) e minuti giocati (68%), il georgiano è diventato rapidamente una pedina importante per il club francese, confermando il suo valore anche lontano da Napoli.